Port Suez

Malaika5
Paolo Liberati
Mon 24 May 2010 09:04

29:56:93 N   32:34:42 E

Ieri verso mezzogiorno, stanchi e provati ma felici di aver lasciato alle spalle questo Mar Rosso, siamo entrati in Port Suez ed abbiamo attraccato ad una boa del Port Suez Yacht Club ed oggi, verso le 10:30, espletate tutte le formalità burocratiche, fatto rifornimento di Gasolio e di cambusa, siamo ripartiti alla volta di Port Said.

Il Canale di Suez è una via d’acqua navigabile lunga 160 km che collega il Mar Mediterraneo con il Mar Rosso.

Il primo tentativo di collegare Mediterraneo e Mar Rosso fu fatto già nel 12° secolo AC dal Faraone Rameses II. 600 anni più tardi, sotto Dario Hystaspes di Persia, il delta del Nilo fu collegato ai Laghi Amari. Con Tolomeo II, nel 274 AC, il collegamento raggiunse la città di Arsinoe, poco più a sud dei Laghi Amari ed infine, sotto Traiano, all’inizio del 1° Secolo DC, la città di Suez, allora chiamata Klusma.

Durante l’invasione dell’Egitto da parte di Napoleone si iniziò a pensare ad un collegamento diretto tra Mediterraneo e Mar Rosso, attraverso l’istmo di Suez, ma poi, grazie ad un grossolano errore di un suo ingegnere che sosteneva esistere un dislivello di 10 metri tra Mediterraneo e Mar Rosso, l’idea venne accantonata. Nel 1830 il Capt. Chesney della Compagnia Inglese delle Indie Orientali, ne constatò l’infondatezza e quindi l’idea di costruire un canale attraverso l’istmo di Suez riprese vigore.

Dopo varie incertezze da parte dell’amministrazione Inglese, nel 1854 il governatore Egiziano Said Pasha autorizzò l’ingegnere Francese Ferdinand de Lesseps a progettare lo scavo del vcanale ed a iniziare i lavori. Un anno dopo fu fondata la Compagnia del Canale di Suez con la partecipazione dei Governi Egiziano, Francese ed Inglese. I lavori veri e propri iniziarono nel 1859 e furono completati dieci anni dopo.

Nel 1888 la Convenzione di Costantinopoli decretò la liberta di navigazione attraverso il Canale di Suez a alle navi di tutte le bandiere, sia in tempo di pace che in tempo di guerra, e stabilì un metodo di misurazione e tariffazione che dopo tanti anni è in parte adottato anche al giorno d’oggi. Nel 1956 la Compagnia del Canale di Suez venne nazionalizzata dall’allora Presidente Egiziano Nasser, provocando la chiusura del canale per quasi un anno. Una seconda chiusura, questa volta di ben 8 anni, avvenne durante la guerra Arabo-Israeliana del 1967-73. Queste interruzioni provocarono pesantissime crisi energetiche e finanziarie in tutto il mondo ed una radicale trasformazione delle flotte che dovevano ora affrontare l’impegnativa navigazione attorno all’Africa.

Con il mutare delle dimensioni e pescaggio delle navi, il canale venne successivamente dragato ed allargato sino a raggiungere le dimensioni odierne: larghezza da 130 a 200 metri e profondità di 23 metri. Nuovi lavori sono in corso per portarne la larghezza a 415 metri e la profondità a 27 metri.

Il Canale di Suez rappresenta per l’Egitto la principale fonte di entrata di valuta pregiata. Una nave porta container o una petroliera paga oggi circa 250,000 dollari di diritti di attraversamento ed il traffico medio giornaliero raggiunge le 60-70 unità.

L’attraversamento del Canale segue una procedura abbastanza complessa poiché, ad eccezione dei tratti in cui corre lungo i due Laghi Amari o il Lago di Timsah, il traffico è a senso unico. Le navi che attraversano il canale da Nord a Sud si raggruppano in un convoglio che parte da Port Said una volta al giorno. Raggiunto il lago di Timsah, nei pressi di Ismailia, il convoglio si ferma. Le navi che partono da Sud si raggruppano invece in due convogli che partono sfasati di circa 12 ore. Quando il primo convoglio da Sud raggiunge il lago di Timsah si ferma in modo che il convoglio che è partito da Port Said possa riprendere la navigazione verso Sud e raggiungere Port Suez. Quando l’ultima nave del convoglio proveniente da Nord è uscita nel Mar Rosso, parte il secondo convoglio diretto a Nord. E via andare.

Per gli Yacht e le imbarcazioni minori la procedura è diversa. Chi transita da Sud a Nord attende il passaggio del primo convoglio e quindi ci si accoda. Generalmente la partenza da Port Suez avviene intorno alle ore 10:30 salvo quando è previsto il transito di una nave da guerra, nel qual caso il passaggio è interdetto.

Le procedure amministrative per attraversare il canale di Suez sono queste:

Per prima cosa bisogna scegliere e nominare un Agente. Ce ne sono diversi e noi abbiamo scelto FELIX Maritime perchè ci è stato raccomandato da altre barche che lo avevano usato e si erano trovate bene. In effetti possiamo confermare che la scelta è stata appropriata.

Arrivati a Port Suez ci si mette in contatto Radio con Il Port Control sul canale 16 e con l’Agente sul 73. Poi si procede sino allo Yacht Club, di proprietà della Compagnia del Canale, dove un rappresentate dell’Agente aiuta ad ormeggiarsi ad una boa. L’Agente si fa cura di inoltrare le carte alla Capitaneria di Porto, alla Dogana e all’Immigrazione per la Clearance d’uscita dall’Egitto. Poi organizza la vista del Misuratore della Compagnia del Canale che determina, applicando il sistema arcaico di cui abbiamo parlato pocanzi, la tariffa da pagare. Se tutto va bene e se non ci sono navi militari in transito, il giorno dopo inizia l’attraversata che si competa in due giorni, il primo giorno sino ad Ismailia, dove si pernotta, il secondo da Ismailia a Port Suez.

Nel nostro caso il costi per l’attraversamento del Canale e le pratiche di Agenzia e Clearance sono stati i seguenti:

Diritti di Agenzia: US$ 68

Visti di uscita: US$ 40

Tariffa di attraversamento: US$  384

Clearance: US$ 40

Mance varie ai piloti: US$ 40

Verso le ore 10:30 è venuto a bordo il pilota, che condurrà la barca sino ad Ismailia, e siamo partiti. Tutto ha funzionato perfettamente, con una precisione ed un tempismo inaspettati.

Diverse cose però ci ricordano che il nostro peregrinare per i Mari del Sud è giunto al termine:

1)       Di notte abbiamo iniziato ad usare una copertina, perche la temperatura in cabina è scesa sui 21 C°

2)       Abbiamo smesso di fare bagni in mare, perche la temperatura dell’acqua è scesa a 18 C°

3)       Le giornate si sono allungate, il sole sorge verso le ore 4:30 e tramonta verso le 19:45

4)       Abbiamo tirato fuori cerate, stivali e guanti

5)       Abbiano cambiato la cartuccia di memoria del Chart Plotter, rimettendo quella del Mediterraneo che avevamo tolto il Novembre 2008

6)       Abbiamo smesso di pescare ed iniziato una dieta vegetariana

7)       Abbiamo finito la scorta di vino e ci dobbiamo accontentare delle ultime birre.

 

Per fortuna almeno che Popi ci ha lasciato ed è rientrato in Italia! (scherzetto!)

 
Maurizio e Popi, affamati, abbordano una barca di poveri pescatori per razziare qualche gambero e qualche granchio.
 
Ci avviciniamo a Port Suez
 
I "nostri" all'ingresso del Port Suez Yacht & Rowing Club