San Cristobal
0:53:84 S 89:36:71 W Ieri verso le 7 di mattina, alle prime luci dell’alba,
siamo entrati nella baia di Baquerizo Moreno, l’unico centro abitato e
porto di entrata nell’Isola di San Cristobal. Abbiamo calato l’ancora
nella parte sinistra della baia dove, come ci aveva informato Enzo (Russo, ndr),
c’è meno risacca. Poi con un water-taxi siamo scesi a terra (50 cents di US$ a
persona). Era naturalmente ancora mattino presto ed era tutto chiuso. Ci siamo
comunque subito attivati per trovare il Broker con cui eravamo gia in contatto,
ed iniziare le pratiche. Cosa non semplice, qui. Per prima cosa si va all’Ufficio del Parco Naturale
delle Galapagos dove, a fronte di una tassa di US$ Poi si va all’immigrazione a fare le pratiche di visto
di entrata, 15 US$. Poi si va all’ufficio della Capitaneria di Porto dove
un addetto immette i dati della barca e dell’equipaggio nel sistema informatico
delle Galapagos e a fronte di una tassa di US$ 160, ti rilascia un permesso di
entrata e permanenza valido 20 giorni, ma solo per stare all’ancora in
questo porto. Non è consentito infatti muoversi con la propria imbarcazione
per le isole ne tanto meno fare immersioni senza avere un permesso speciale,
una guida del parco a bordo ed aver pagato una ulteriore tassa all’Ente Parco. Dato che vogliamo vedere almeno altre due o tre isole delle Galapagos,
abbiamo richiesto, tramite il Broker, un permesso di navigazione che ci permetterà
di muoverci con la nostra barca, ma ancorando solo nei tre o quattro centri
abitati. Meglio che niente. Il problema è che questo Cruising Permit, che viene
rilasciato in Equador, non è ancora arrivato. Dovremo quindi spettare qui
ancora qualche giorno. Abbiamo allora approfittato di questa sosta forzata per fare
un giro a terra, con un taxi, e vedere le famose tartarughe terrestri (immense)
ed oggi, con una barca locale ed un diving master, fare un paio immersioni. Ci siamo immersi sulle scogliere di due enormi faraglioni
che emergono a mezzo miglio dal lato nord dell’isola. Bellissime
immersioni ma niente squali martello, ne grandi pelagici. Rispetto alla Isla de
Coco…. una mezza delusione. La giornata si è però riassestata alla grande quando il
nostro diving master, che ci ha visti un po delusi, ci ha portato a nuotare in
mezzo alle iguane ed i leoni marini (noi le chiamavamo foche) a vedere le Sule
(bobbies) con le zampette blu e le fregate reali con il gargarozzo rosso, gonfio
come un pallone. Una esperienza incredibile. Tutto quello che avete letto o
sentito dire a proposito della fauna delle Galapagos è nulla rispetto a quanto
si può vedere ad occhio vivo ed a volte anche toccare con mano! Appena avremo un attimo di pace vi invieremo un rapporto piu
dettagliato su questi nostri primo giorni alle Galapagos. SY |