Pandemonio!
6:38:65 S 108:12:28 W Stamattina il nostro Trip (strumento
che registra le miglia percorse dal momento di accensione degli strumenti, nda)
si è azzerato, segno che è arrivato a registrare Stavamo per l'appunto volando, verso mezzogiorno, quando è
successo il Pandemonio! Cosa è successo? Vi faccio il replay. Sono le Ad un certo punto parte il cicalino della
canna di destra, quella grossa, quella con il mulinello Pen International 70V e
E qui comincia il Pandemonio. Enrico corre a poppa, indossa la cintura
da combattimento e toglie la canna dal portacanna: Cazzo ragazzi, è grosso, non
lo tengo! Paooloooooo!!!! Paolo abbandona la postazione lettino
solare e corre anche a lui a poppa. La barca corre all’impazzata e cosi
il pesce. La lenza corre via dal mulinello ad una velocità incredibile. Bisogna
a questo punto cercare di fermare la barca. Enrico strilla: “Si sta portando via
tutta la lenza, fate in fretta, se no perdiamo tutto! Adriano corre a prua per iniziare la
manovra di rullaggio del Jennaker. Nel frattempo Paolo mette in moto ed innesta
la marcia indietro. Rullare il Jennaker con un vento del genere ed in due soli
è una cosa molto, molto difficile. Con Adriano alla scottina del frullino e
Paolo che corre avanti ed indietro tra il winch di scotta (per mollare appunto
la scotta) e la cimetta del frullino per dare una mano ad Adriano, il Jenanker
comincia ad arrotolarsi ed a ridursi. La barca comincia a rallentare e quindi
Enrico, in estremis, riesce a fermare la corsa del pesce ed a recuperare un po
di lenza. Paolo riduce anche la randa e controlla
che la poppa della barca sia ben allineata con la posizione del pesce. Enrico
continua a fatica a recuperare. Mentre Adriano sta rientrando verso poppa
per dar manforte ad Enrico, si sente un “crack, ccrrrrrrr,
viuuummmm” ed il Jennaker si riapre con un gran botto, la barca riparte
all’impazzata e cosi la lenza dal mulinello di Enrico. Paolo ed Adriano ricominciano la manovra
di rullaggio del Jennaker ma dopo un po devono desistere perchè si sono accorti
che sulla penna, in cima all’albero, si è tranciata la barra di fermo
della testa girevole del Rollgen. Paolo: “Ammainiamo il tutto”.
Detto fatto, con una mano molla la drizza e con l’altra cerca di
controllare la tensione della scotta. Il vento sempre a 20 nodi, le
onde….oceaniche. Mission impossibile! In un men che non si dica il Jennaker
comincia a scendere, ma si gonfia, si posta in avanti, va in acqua, passa sotto
lo scafo…Adriano cerca di recuperarlo da una parte ma la mura. dall’altra
parte dello scafo fa resistenza perchè ancora attaccata al bompresso…. Meglio non continuare, passo subito all’Epilogo. A gran fatica ed alla bene-e-meglio Paolo
ed Adriano riescono a recuperare e tirare a bordo il Jennaker. Nel frattempo
Enrico, visto che la lenza era ormai sfilata quasi tutta e stava per finire,
per la disperazione, serra un po di piu la potente frizione a leva del Penn e
“zac!” si trancia il fluoro-carbon, all’attacco del cavetto
d’acciaio. Si costatano i danni (pochi, tutto
sommato, poteva andare peggio), si cerca di capire che mostro di pesce aveva
abboccato (..no… non era un tonno perche non si è immerso subito in
profondità....no, neanche un vela o un marlin perchè sarebbe saltato
fuori…..uno squalo? noooo, non dava le caratteristiche testate…..ma
che cazzo era? Boh! Era grosso, grossissimo!) Ora i nostri amici sono un po abbacchiati,
hanno messo il Jennaker ancora zuppo nel sacco, smontato il Rolgen e riposto
nel gavone, rimesso a riva il genoa. E stanno volando verso le Marchesi. Ma le esche sono di nuovo in mare!!! SY |