Una vita da Squalls
31:49:60 N 11:11:65 W La nostra navigazione verso le Canarie prosegue ora di buon passo.
Finiti i capricciosi venti da Sud Ovest, è entrato l’aliseo portoghese,
almeno credo sia lui, con direzione da Nord Ovest ed intensità variabile tra
forza 3 e 5. Anche la temperatura di acqua ed aria comincia a salire, sebbene
stamattina ci fossero ancora solo 18 C° Ora sono passate gia tre notti di navigazione e Se la navigazione dovesse continuare cosi contiamo di aggiungere
Lanzarote domani prima di sera. Ma i nostri veri nemici sono gli SQUALLS!! Dicesi squall un “groppo” o temporale tropicale che si
muove veloce nella direzione del vento e immancabilmente, per In genere si avvistano da lontano perchè hanno un aspetto
inconfondibile: un nuvolone nero con una linea scura alla base, bassa
sull’orizzonte, e spesso una colonna grigia che li collega al mare, un
violento scroscio d’acqua. A volte sono estesi a coprire tutto
l’orizzonte altre volte sono piu piccoli e numerosi. La prima cosa che bisogna fare è giudicarne, in base alla dimensione,
la posizione, il colore e la velocità con cui si muovono, la pericolosità per
la nostra navigazione. Innanzitutto si deve considerare che qli squalls si muovono con la
stessa direzione del vento dominante (generalmente l’aliseo) e quindi
quelli che noi vediamo davanti e sottovento non ci interesseranno. Quelli sopravvento
sono destinati invece a raggiungerci, o in pieno a di sfioro. Al loro passaggio il vento aumenta bruscamente di almeno due gradi
della scala Beaufort e inizia una pioggia furibonda, accompagnata da tuoni e
fulmini. La direzione del vento invece varia di poco (10 – 20 °) ed in
modo imprevedibile. Se stavi navigando tranquillamente con un bel aliseo di forza 3-4, con
tutte le vele a riva e in costume da bagno, al passaggio di uno squall, nel
giro di pochissimi minuti, il vento aumenta a forza 5-6 e vieni investito da un
acquazzone che diminuisce la visibilità a pochi metri ed abbassa la temperatura
dell’aria a livelli polari. Bisogna quindi essere sempre molto attenti e, prima di essere investiti
dal temporale, essere molto veloci a ridurre la velatura, chiudere tutti i
finestrini ed i tambucci, mettersi la cerata, agganciare la cintura e stare
pronti al peggio. Così si resta rannicchiati in pozzetto, sotto una cascata
d’acqua, di luce, di rumore e ci si sente piccoli ed inermi al cospetto
di qualcosa di grande ed incontrollabile. Per fortuna però che questi fenomeni hanno una durata assai limitata e
nel giro di una decina di minuti, 20 al massimo, tutto è finito, il vento cala,
torna il sole e si ricomincia da capo. La nostra è una vita da squalls SY |