Rinca

Malaika5
Paolo Liberati
Fri 20 Nov 2009 11:29

08:39:09 S   119:42:82

L’Isola di Rinca, insieme a quelle di Komodo, Padar e Gili Motang, e ad un certo numero di isolette minori, fa parte del Komodo National Park, definito Patrimonio dell’Umanita da parte dall’UNESCO  e creato dal Governo dell’Indonesia per salvaguardare una importante specie del mondo animale in serio pericolo di estinzione: Il Drago di Komodo (Varanus Komodoensis), la piu grande lucertola vivente al mondo.

Meno di 2,500 di queste enormi lucertole popolano oggi il Komodo National Park dove zone aride di dorata savana costellate di palme Lotar e macchie di densa foresta monsonica si alternano a spiagge abbaglianti e specchi di mare dal colore incredibilmente blu e turchese.

Il Drago di Komodo è un rettile carnivoro e può raggiungere i tre metri di lunghezza e 90 kg di peso (maschio adulto). Si nutre generalmente di prede da lui stesso uccise, bufali d’acqua, cervi di Timor, cavalli selvatici e cinghiali. Ma è anche un cannibale e quindi non disprezza cibarsi degli stessi piccoli varani da lui stesso procreati.

La femmina depone da 10 a 30 uova all’anno dentro una tana scavata sotto terra. Dopo 7-8 mesi di incubazione le uova si schiudono ed i piccoli varani, che misurano circa 15 cm, vengono alla luce. Per evitare di essere divorati dalla stessa mamma o dal maschio dominante, si rifugiano subito sugli alberi circostanti, dove rimangono per circa 3 mesi, fintanto da essere abbastanza grandi e veloci da potersi difendere da soli. Purtroppo in questo periodo solo il 10% dei neonati riesce a sopravvivere.

Come tutti i rettili i Draghi di Komodo hanno il sangue freddo e riescono a regolare la temperatura corporea con una oculata esposizione al sole: al mattino passano molte ore immobili al sole per riscaldare il sangue. Nel pomeriggio, con il sangue a temperatura, diventano più attivi e si mettono in caccia o in corteggiamento. Durante la notte, quando la temperatura si fa più fredda, entrano in uno stato semicomatoso.

La saliva del Drago di Komodo ha una incredibile carica batterica che la rende un micidiale veleno. Basta essere leggermente feriti da un Drago per non avere più scampo e mire di setticemia in pochi giorni. Questa è infatti la tecnica che loro adoperano per uccider prede molto più grandi e potenti di loro come i bufali o i cavalli selvatici che, una volta morsicati e feriti, non sopravvivono per più di una settimana. E per la stesa ragione sono molto pericolosi per i visitatori incauti, come noi.

 
 
Un bel esemplare maschio di Drago di Komodo
 
Idem
 
Idem
 
 
I nostri, felici dopo avere abbattuto a bastonate un Drago
 
SY MALAIKA5