Rinca
08:39:09
S 119:42:82 L’Isola
di Rinca, insieme a quelle di Komodo, Padar e Gili Motang, e ad un certo numero
di isolette minori, fa parte del Komodo National Park, definito Patrimonio
dell’Umanita da parte dall’UNESCO e
creato dal Governo dell’Indonesia per salvaguardare una importante specie del
mondo animale in serio pericolo di estinzione: Il Drago di Komodo (Varanus
Komodoensis), la piu grande lucertola vivente al mondo. Meno
di 2,500 di queste enormi lucertole popolano oggi il Komodo National Park dove
zone aride di dorata savana costellate di palme Lotar e macchie di densa foresta
monsonica si alternano a spiagge abbaglianti e specchi di mare dal colore
incredibilmente blu e turchese. Il
Drago di Komodo è un rettile carnivoro e può raggiungere i tre metri di
lunghezza e 90 kg di peso (maschio adulto). Si nutre generalmente di prede da
lui stesso uccise, bufali d’acqua, cervi di Timor, cavalli selvatici e
cinghiali. Ma è anche un cannibale e quindi non disprezza cibarsi degli stessi
piccoli varani da lui stesso procreati. La
femmina depone da 10 a 30 uova all’anno dentro una tana scavata sotto terra.
Dopo 7-8 mesi di incubazione le uova si schiudono ed i piccoli varani, che
misurano circa 15 cm, vengono alla luce. Per evitare di essere divorati dalla
stessa mamma o dal maschio dominante, si rifugiano subito sugli alberi
circostanti, dove rimangono per circa 3 mesi, fintanto da essere abbastanza
grandi e veloci da potersi difendere da soli. Purtroppo in questo periodo solo
il 10% dei neonati riesce a sopravvivere. Come
tutti i rettili i Draghi di Komodo hanno il sangue freddo e riescono a regolare
la temperatura corporea con una oculata esposizione al sole: al mattino passano
molte ore immobili al sole per riscaldare il sangue. Nel pomeriggio, con il
sangue a temperatura, diventano più attivi e si mettono in caccia o in
corteggiamento. Durante la notte, quando la temperatura si fa più fredda,
entrano in uno stato semicomatoso. La
saliva del Drago di Komodo ha una incredibile carica batterica che la rende un
micidiale veleno. Basta essere leggermente feriti da un Drago per non avere più
scampo e mire di setticemia in pochi giorni. Questa è infatti la tecnica che
loro adoperano per uccider prede molto più grandi e potenti di loro come i
bufali o i cavalli selvatici che, una volta morsicati e feriti, non sopravvivono
per più di una settimana. E per la stesa ragione sono molto pericolosi per i
visitatori incauti, come noi. Un bel esemplare maschio di Drago di
Komodo
Idem
Idem
I nostri, felici dopo avere abbattuto a bastonate
un Drago
SY MALAIKA5
|