Tinolan, Torlesse Islands, Lousiades Group, Papua New Guinea
10:48:15 S 152:12:75
E Il nome identificativo di dove ci troviamo in questo momento è un po'
complesso, ma se dicessi Torlesse Islands o solamente Arcipelago delle Lousiades
ci sarebbe qualcuno di voi in grado di capire dove diavolo siamo finiti?
Dubito. Ebbene, siamo arrivati in Papua New Guinea, il nostro ultimo paese
“Pacifico” prima di entrare nello Stretto di Torres e passare nell’Indiano, ed
il primo avamposto della PNG per chi proviene da Est sono le Isole
Lousiades. Sono un gruppo di isole quasi disabitate, generalmente composte
intorno ad enormi lagune di acqua turchese. E qui mi fermo nella descrizione
perché diventerei monotono! La navigazione da Gizo a Panapompom (carino il nome, no?), 280 miglia
circa, è stata molto, ma molto tosta. Era ormai tempo che non si incontrava un
vento ed un mare di questo tipo e francamente ne avevamo perso l’abitudine.
Vento da Sud-Est forza 6-7, onda formata e, purtroppo, andatura di bolina! Una
navigazione molto bagnata e scossa! Tre giorni senza praticamente mangiare, né
dormire. A Panapompom invece, ben protetti all’interno della laguna, abbiamo
ancorato, mangiato e ci siamo buttati subito in branda. 12 ore di sonno
ininterrotto per tutti e via andare, pronti per altre
avventure. E la prima avventura l’abbiamo dovuta affrontate per fare la
Clearance. Voci di SSB ci avevano detto infatti che a Panapompom si poteva fare
l’entrata in PNG. Dal nostro ancoraggio non vedevamo nulla che potesse
assomigliare ad un paese e ad un edificio governativo. Abbiano visto invece una
barca a vela, di Australiani, e da loro abbiamo saputo che l’”ufficio” della
Custom ed Immigration era dall’altra parte dell’isola, dove ci si poteva andare
solo in tender. Siamo partiti io ed Adriano con le carte ed i passaporti e,
girata la punta dell’isola, abbiamo potuto capire che gli “uffici” che cercavamo
non erano altro che un vecchio peschereccio giapponese sequestrato, dove
alloggiavano e lavoravano due funzionari della PNG. Tutto OK, ecco i moduli da riempire,
questo è il passaporto di Paolo Liberati, va bene, ecco il visto, questo è
quello di Adriano Fante, va bene ecco il visto, questo è quello di Enrico
Martinelli, ma dov’è Enrico Martinelli? È rimasto in barca. No, deve venire qui
a firmare. Ma no, posso firmare io che sono lo Skipper. No, deve venire lui. Ma
cacchio ci dobbiamo fare altre 3 miglia per tornare in barca, contro vento, tre
miglia per tornare qui con EM e tre miglia per tornare finalmente in barca,
sempre contro vento. Yes, non c’è alternativa. E cosi abbiamo fatto, un culo mostruoso! Stamattina siamo andati a fare una bella snorkelata su di uno Zero
giapponese ammarato in laguna, in pochi metri d’acqua. Poi siamo partiti alla
volta di Tinolan, da dove vi scriviamo. Non vi descrivo il posto, guardate la
foto. Panapompom
Enrico e lo Zero Giapponese
Tinolan
Lo Skipper cambia barca e saluta
SY MALAIKA5
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