Il dugongo di Lamen Bay

Malaika5
Paolo Liberati
Wed 2 Sep 2009 00:36

16:35:79 S  168:09:82 E

L’isola di Epi, una cinquantina di miglia a Nord di Port Vila è famosa per i suoi dugonghi e noi naturalmente ci siamo andati. Più precisamente abbiamo dato ancora nella bella Lamen Bay, ieri sera verso le 17. In rada c’erano altre 4 barche ma il mare era uno specchio ed il silenzio totale, rotto solo dalle risa dei bambini che giocavano sulla lunga spiaggia di sabbia nera ed dal canto di qualche gallo.

Il dugongo è una grosso mammifero marino, della famiglia dei sirenidi, che si nutre di alghe ed è per questo anche chiamato sea caw (vacca marina). E’ lungo un paio di metri e può pesare anche due quintali. Ha una testa tozza che termina con una bocca larga con due enormi labbroni, ed una coda come quella delle balene (in questo si distingue dal lamantino, animale molto simile al dugongo che vive nelle paludi della Florida, che ha invece una coda a ventaglio con bordo rotondeggiante) E’ un animale molto tranquillo, timido e socievole ma purtroppo in via di estinzione. Poter vedere e nuotare con un dugongo è al giorno d’oggi una cosa molto rara.

Stamattina ci siamo alzati molto presto e ci siamo messi subito in osservazione. Il mare per fortuna era ancora calmissimo, come uno specchio e l’acqua abbastanza limpida. Dopo pochi minuti abbiamo avvistato il dugongo (anzi, la dugonga). Era affiorata ad un centinaio di metri dal Malaika per prendere aria. Generalmente il dugongo pascola sul fondo, raspando con la grande bocca le praterie di alghe, venendo in superficie ogni 10/15 minuti a respirare.

Ci siamo quindi vestiti di muta, pinne e maschera e macchia fotografica in mano abbiamo atteso il successivo affioramento. Puntuale dopo una decina di minuti la nostra amica è riemersa e noi ci siamo subito tuffati al suo inseguimento. Niente, delusi dopo un’oretta di ricerche siamo tornati a bordo.

Cominciavamo a disperare quando sentiamo un soffio: ad una cinquantina di metri da noi era riaffiorata l’amica dugonga. Subito tutti in acqua e questa volta abbiamo stabilito il contatto. Era lì, tranquilla, che brucava sul fondo, a non più di tre metri di profondità. Siamo stati con lei una ventina di minuti, fatte foto e filmini. Poi Enrico l’ha accarezzata e lei, non gradendo la mano rude ed odorosa di cipree di Enrico, ci ha fatto spallucce e se ne è andata. Sono rimaste in zona due o tre tartarughe a rifinire il banchetto.

Siamo tornati a bordo felici e soddisfatti. Missione Dugongo compiuta. Ora siamo in navigazione per Malekula.

 

 
 
 
 
SY MALAIKA5