Nuku Hiva

Malaika5
Paolo Liberati
Thu 7 May 2009 08:10

8:54:95 S  140:05:90 W

 

E’ un po’ che non ci facciamo vivi..il problema è che Lunedi è stato per noi un vero Black Monday, un giorno da dimenticare ed ancora oggi ne stiamo subendo i nefandi effetti sul corpo e sulla psiche.

Ci eravamo ormai dimenticati delle disavventure che ci erano capitate durante l’attraversata e dopo un paio di giorni sereni e spensierati passati a Hiva Hoa con passeggiate nell’interno e viste “culturali”, lunedì mattina facciamo la Clearance, riforniamo la barca di gasolio e partiamo, verso mezzogiorno, alla volta di Nuku Hiva, con tappa intermedia per passare la notte, a Tahuata.

Mentre cerchiamo di salpare l’ancora con l’aiuto dell’elica di prua ci accorgiamo che dal portellone della cabina di prua comincia ad uscire un fumo nero, denso e soffocante: FUOCO!

Corro a prendere un estintore ma il fumo impedisce di vedere e di accedere alla cabina. Enrico, da buon sub, prende una gran boccata d’aria e con l’estintore in mano si “immerge” nella cabina, tra il fumo e le fiamme. Per fortuna con una sola spruzzata ben indirizzata, il fuoco, che era appena appiccato, si è spento e poco dopo il fumo si è diradato.

Cosa è successo? E’ andato in corto il teleruttore del Bow-truster (elica di prua) che si è quindi surriscaldato ed ha mandato in fiamme il carterino di plastica che lo copre. Da li il fuoco ha cominciato a spandersi, bruciando i cavi elettrici ad altre cose di plastica che stavano li intorno. Qualche minuto di esitazione o un estintore che non era  a portata di mano e saremmo colati a picco!

Ancora un po’ schioccati da questa avventura ci mettiamo in navigazione e appena fuori della baia, dove l’acqua è più pulita, decidiamo di mettere in moto il generatore ed il dissalatore per fare un po’ d’acqua. Il generatore non parte. Dopo una decina di tentativi desistiamo. Già ieri in effetti aveva fatto un po’ di fatica a partire ma poi era partito.

Controllo il circuito del gasolio e scopro che non arriva gasolio all’iniettore. Arriva sino alla pompa di iniezione ma non all’iniettore. Ne deduco che c’è un guasto alla pompa di iniezione o al solenoide che a monte di questa apre e chiude il flusso del gasolio.

Provo a smontare  e rimontare il tutto diverse volte ma non risolvo il problema. Ci mettiamo l’anima in pace. Sino a Papeete non possiamo chiedere assistenza a nessuno. Nel frattempo ordino pompa di iniezione, solenoide ed iniettore alla Fisher Panda in Italia sperando che me li possano procurare in tempo per quando rientrerà Enrico (che verrà il Italia per una breve vista).

Dato che senza generatore non possiamo fare acqua con il dissalatore e che questo è un problema per noi molto ma molto serio, tento di far funzionare il dissalatore con l’Inverter (un apparecchio che trasforma la corrente continua a 12 volt delle batterie in corrente alternata a 220 volt). L’inverter nostro produce solo 2,000 Watts e quindi non ce la fa. Faccio due tentativi, ma poi desisto.

Poche ore dopo ci accorgiamo che l’inverter non funziona più, probabilmente si è solo bruciato un fusibile (speriamo), ma per il momento sta di fatto che non funziona. Disperazione: senza inverter ne generatore non abbiamo corrente a 220 volt e quindi non possiamo caricare le batterie dei telefonini, dei PC, delle macchine fotografiche, non possiamo fare il pane, etc, etc.

Ieri notte abbiamo dormito in baia all’ancora a Ua Pou, l’Isola delle Donne, e stamattina abbiamo fatto comunque una gran bella veleggiata da sino a Taiohae nell’isola di Nuku Hiva.

Per tirarci su un po’ su il morale, il buon Dio ci ha fatto pescare prima uno squalo, che abbiamo slamato e liberato, e poi un bellissimo tonno Yellow fin di 6,5 kg. che ci siamo in parte già pappato.

Molti di voi penseranno che tutta questa caterva di problemi, rotture e guasti capitano solo  a noi perché siamo poco esperti o perché rischiamo troppo, o perché la barca e le sue attrezzature non sono adeguate al tipo di navigazione. Non è cosi, ve lo assicuro. Ci capitano tante cose perche siamo in mare da quasi un anno, abbiamo percorso già oltre 13,000 miglia, senza praticamente fermarci, mai. Siamo un po sfigati, questo sì. Avremmo bisogno di farci fare un rito woodoo.

Ma domani è un altro giorno, si vedrà.

Foto 1: motore del bowtruster arrosto

Foto 2: lo squalo

Foto 3: Delfini

Foto 4: il tonno Yellowfin

 

 

SY Malaika5





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