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Siamo a Les Aves de Barlovento (Gli Uccelli di Sottovento), un arcipelago formato da due picole isole rinchiuse all’interno di un reef a forma di ferro di cavallo, che appartengono ancora al Venezuela.

Il nome Le Aves lo prendono da una enorme colonia di uccelli che ha eletto questo pezzo di paradiso a loro fissa dimora. Sono soprattutto boobies (sule), sia le piu comuni sule brune che quelle ai noi meno note che sono bianche con le zampe rosse, ma anche pellicani, aironi, fregate e tanti altri uccelli marini. Le sule brune nidificano a terra, in mezzo ad una specie di sterpaglia che cresce lungo la spiaggia di sopravvento. Le sule bianche nidificano invece sugli alberi, mangrovie, nella fattispecie.

Entrare nell’atollo di Les Aves de Barlovento è una esperienza da non dimenticare facilmente. Si doppia il faro della estremità sud-orientale dell’Isla Sur  e si passa in pochi metri da un’acqua color blu cobalto ad uno specchio di color turchese di varie tonalità che vanno dal bianco splendente della sabbia dei tanti bassifondi ed isolotti, al turchese carico delle zone piu profonde, con mille tonalità intermedie.

Avanzando con navigazione a vista (le carte sono assai poco dettagliate ed attendibili) si zigzaga tra teste di corallo, banchi d sabbia, reef affioranti, canali piu profondi, sino a giungere alla zona di ancoraggio, a pochi metri dalle mangrovie e dalle colonie di sule. Ora siamo ancorati su di un fondale di sabbia bianca, con 3 metri di fondo, a 50 metri dal bosco di mangrovie.

Dimenticavo di sottolineare che queste isole sono totalmente disabitate ed essendo lontane dalle rotte convenzionali, sono praticamente deserte.

Domani partiremo in tarda mattinata per Bonarie (Antille Olandesi), meta finale di questa tappa di avvicinamento a Panama.

SY Malaika5