Mar di Java - 27/1/2010

Malaika5
Paolo Liberati
Wed 27 Jan 2010 13:24

6:31:89 S   114:45:34 E

Ieri verso mezzogiorno abbiamo finalmente mollato gli ormeggi ed abbiamo ripreso il mare.

Sul molo c’erano diverse persone con cui abbiamo stretto amicizia durane questo periodo di sosta. C’era Made, il nostro simpatico ed affidabile autista (macchina con full insurance e kilometraggio illimitato ed autista per 9 ore al giorno: 30 USD) , l’altro Made, l’Harbour Master del Bali Marina, Ikson il boat boy che si è preso cura di Malaika durante la nostra assenza, pulendola e lucidandola e facendocela trovare bella come nuova (il tutto per 15 USD al giorno), la segretaria del Marina, che non mi ricordo come si chiama ma che mi ha sbagliato i conti quattro volte, i camerieri del Bar, insomma una piccola folla: la partenza di Malaika per il lungo viaggio di rientro in Mediterraneo è stato un evento importante!

Nei giorni che hanno preceduto la partenza abbiamo molto discusso tra noi e con alcuni velisti locali sulla rotta da fare. In questo periodo questa zona dell’Oceano Indiano è soggetta infatti a condizioni meteorologiche molto particolari ed una scelta sbagliata può costare cara..

La fascia di convergenza intertropicale o ICTZ (i famigerati doldrums) nei mesi di Gennaio, Febbraio e Marzo di dilata parecchio e scende ben a Sud dell’Equatore. All’altezza di Bali è larga 4-500 miglia  e copre tutto il Mar di Java sino quasi a Singapore. A sud della ICTZ i venti provengono da Sud Ovest, creano un forte moto ondoso e sono carichi di umidità che, in vicinanza delle isole e terre emerse, si trasforma in violenti acquazzoni e colpi di vento (vi ricordate gli squalls della nostra attraversata Atlantica? più o meno così). Questi venti sono generalmente definiti Monsoni di SW.

Nella zona di mare occupata dalla ICTZ i venti sono leggeri, molto variabili in direzione ed intensità, e frequenti sono i temporali ed i piovaschi, anche di notevole intensità.

A nord della ICTZ la situazione è molto più tranquilla e definita, i venti provengono da Nord Est, di direzione ed intensità più costante, il clima è secco. Sono generalmente definiti Monsoni di NE.

Quando parlo di Monsoni uso il termine “generalmente” perché a riguardo dei Monsoni dell’Oceano Indiano ho letto tante storie e tante teorie e tutte dicono cose esattamente opposte alle altre.

Prima di arrivare a Bali avevamo fatto un programma di perseguire il nostro viaggio tenendo una rotta molto a Sud, passare da Cocos Keeeling (uno splendido arcipelago di isole coralline quasi totalmente disabitate), Chagos (idem come sopra) e raggiungere le Maldive da Sud. Con le condizioni meteo che vi ho descritto questa rotta è praticamente impossibile, il vento sarebbe generalmente contrario, almeno per le prime 5-600 miglia, ed il moto ondoso molto fastidioso.

Una rotta alternativa sarebbe stata quella di costeggiare l’Isola di Java dal lato Nord, ridossati dai venti di SW, passare attraverso lo Stretto di Sonda, là dove un tempo c’era il Vulcano di Krakatoa (letteralmente esploso e scomparso dalla faccia della terra nel Agosto del 1883, se ben ricordo), quindi risalire la costa meridionale di Sumatra sino a Banda Aceh, un po’ coperti dalla catena di isole ed isolette che sorgono a qualche decina di miglia dalla costa, per poi spiccare il volo per Galle in Sri Lanka. Ma anche questa opzione presentava qualche difficoltà, la navigazione nello Stretto di Sonda con mare formato da SW è pericolosa, le isole a sud di Sumatra non costituiscono un ridosso sufficiente.

Non ci è rimasta che la terza ed ultima opzione, la rotta per Nord che passa per Singapore, lo Stretto di Malacca (famigerato per i suoi Pirati), la costa occidentale della Malaysia, sino all’isola di Langawi, da cui poi piegare per Ovest per raggiungere Galle in Sri Lanka. Vuole dire attraversare tutta la fascia dei doldrums, tra piovaschi e salti di vento, ma ben protetti dal moto ondoso. Una volta passati i doldrums la navigazione dovrebbe essere più comoda e prevedibile.

E cosi stiamo facendo. Lasciata la Marina di Bali, dopo un’ora di navigazione a motore siamo entrati in un bel temporalone che ci ha seguito per oltre due ore, acqua a catinelle, visibilità zero. Un bel inizio. Passato il temporale, quel poco vento che si era portato dietro è venuto meno e cosi abbiamo dovuto dare motore. Tutto il pomeriggio, la notte e buona parte della mattinata di oggi, sotto un altro temporale.

Poi è salito un bel venticello sui14-15 nodi, magnifico per noi ma purtroppo proveniente da NW, più o meno da Singapore (sic!), che ci ha impegnato un una stretta bolina e diversi bordi. Oltre a ciò abbiamo una corrente di 2 nodi al traverso per cui la nostra COG (Course Over Ground) è deviata di oltre 20 gradi rispetto alla prua bussola, peggiorando ulteriormente la VMG (Velocity Made Good).

Sto perdendomi in dettagli un po’ troppo tecnici ed astrusi! Qualcuno ci ha capito qualcosa? Io no! Va bene, mi fermo qui, alla prossima!

Arriva il temporale
 
Un saluto da un collega
 
Tramonto sulla costa settentrionale di Bali
 
SY MALAIKA5
Blog Diary: http://blog.mailasail.com/malaika5