Cartagena

Malaika5
Paolo Liberati
Mon 20 Oct 2008 20:19

37:35:13 N   00:59:83 W

 

Ieri siamo partiti da Formentera con rotta verso la costa occidentale della Spagna, verso Gibilterra per capirci.

Abbiamo messo a riva il Jennaker e la navigazione ha preso un ritmo molto piacevole e sostenuto……sino al disastro!

Si, abbiamo avuto il primo serio incidente della nostra avventura.

Come dicevo procedevamo sotto Jennaker a circa 7 nodi con mare abbastanza calmo. Pilota automatico.

Ad un certo punto sentiamo un segnale di allarme: il fix GPS dell’AIS (non date in escandescenza, nel prossimo diary vi parleremo dell’AIS) è saltato.

Vado al tavolo di cargeggio e cerco di capire cosa è successo. Decido di spegnere gli strumenti di navigazione, tranne l’Autopilot, per risetatre l’AIS.

Come li riaccendo si crea una interferenza e salta il collegamento Autopilot. La barca non più governata parte all’orza. Sia Adriano che Enrico, che sono in pozzetto, cercano di riprenderla ma ormai non c’è piu nulla da fare. La prua gira al vento e passa sulle altre mura. Il Jennaker si arrotola sullo strallo e comincia a frustare con un rumore d’inferno.

Io corro su ed accendo il motore per cercare di riportare la barca sulle sue vecchie mura e liberare il Jennaker. Ma purtroppo avevamo giu tre lenze da traina ed una, la piu grossa, quella che noi chiamiamo bavetta oceanica (un monofilo di nailon di 2,5 mm), si impiglia nell’elica ed in un batter d’occhio blocca l’asse. Spengo subito il motore e ammainiamo il Jennaker. Enrico mette il bombolino e si immerge (è quasi buio e siamo in mezzo al mare!), libera la bavetta ma constata che parte del cavo di nailon è entrato nella boccola dell’asse elica. Terrore. Una cosa del genere, ad una barca che partecipava alla Roma per 2 dell’anno scorso, ha portato al naufragio. Per fortuna nel nostro caso siamo riusciti a fermare il motore in tempo ed abbiamo evitato il peggio. Ripartiamo con grande preoccupazione e facciamo rotta sul primo porto della costa Spagnola, per poter analizzare meglio il danno ed eventualmente alare la barca e cambiare la boccola. Alle 7 del mattino, nel buio piu totale (ora qui fa luce alle 8), attracchiamo al molo di un marina a Torre Vieja. Metto su il tombolino e mi immergo, un freddo agghiacciante! Constato che il danno non è gravissimo e di conseguenza decidiamo di ripartire. Il cambio della boccola, se necessario, lo faremo piu avanti a Gibilterra o Las Palmas.

Alle 17 ci siamo ancorati in una baia presso la citta di Cartagena.

Stanchi morti ed un po provati.

Ma non vi sto a raccontare quante lampughe abbiamo pescato, diventerei monotono. Vi posso solo dire che due sono finite in Zighinì (piatto africano piccantissimo).

 

 Enrico ed Adriano mostrano una parte del bottino.

 

 

SY Malaika5