Trinidad
10:40:89 N
61:38:18 W Domenica mattina, partiti Valentina
e Popi (alle 4:30 di mattina, poveri) abbiamo lasciato il marina e ci siamo
messi all’ancora a ridosso di uno scoglio nella costa sud
dell’isola per attendere l’ora propizia per partire alla volta di
Trinidad. L’ora propizia era dopo il
tramonto. Perchè? vi chiederete. Ora ve lo spiego, è semplice. Grenada – Trinidad sono Siamo partiti dopo cena verso le 8
pm. Naturalmente il vento era di est-sud-est e quindi navigazione di bolina, ma
ormai ci siamo abitati. Jankee e randa terzarolata, as usual. È stata una notte pesante, pioggia e
groppi in continuazione, vento molto rafficato, freddo! Alle 8:45 abbiamo attraccato al molo
del Customs and Immigrations di Chaguaramas, la zona di Trinidad dedicata alla
nautica ed alla cantieristica. Trinidad non è un bel posto, non è
la classica isola caraibica, con acqua turchese e spiagge bianche. E’
un’isola situata in una zona di acqua bassa, una enorme laguna formata
dall’estuario di diversi grossi fiumi venezuelani. L’acqua è
marroncina e le spiagge sono poco invitanti. Vi chiedere perchè diavolo siamo
venuti qui. La ragione principale è che dovevamo
fare alcuni lavori alla barca (carena, controllo del rullafiocco, cambio di un
passascafo, etc) e qui, a Chaguaramas la cantieristica è molto ben organizzata
(anche molto cara, come abbiamo aimeh poi realizzato). Espletare le pratiche della
Clearance ci siamo subito spostati verso un Cantiere che ci era stato
raccomandato da Francesca, un’amica che vive qui, il Peake Marine. Nel
giro di un’ora la barca è stata alata e sistemata sulla invasatura,
pronta per i lavori. Ed ha ripreso a piovere. Per altre 30
lunghe ore, a dirotto. Non sto a spiegarvi quanto eravamo
depressi e disperati. Oggi invece è tornato il sole e con
lui il buon umore e l’entusiasmo che contraddistingue questo equipaggio.
Abbiamo cominciato a chiudere gli accordi con vari contractors locali e a fare
i lavori che potevamo fare noi. Ora staremo qui sino a venerdi
quando, se tutto andrà per il meglio, rimetteremo Malaika in acqua, pronta per
affrontare nuovi oceani. Intanto viviamo in barca, sui
trampoli. Non è una bella sensazione. Malaika sui tacchi a Chaguaramas, Peake Marine
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