Bonaire

Malaika5
Paolo Liberati
Mon 16 Feb 2009 01:50

12:09:25 N  68:16:75 W

 

Stamattina, di buon ora, abbiamo lasciato Les Aves de Barlovento ed abbiamo fatto rotta su Bonarie, Antille Olandesi.

Uscire dall’atollo di Les Aves con la luce dell’alba non è stata una cosa da ragazzi. Ci sono una miriade di bassi fondi e secche che con la luce alta si vedono molto bene e si possono evitare, ma con la luce radente dell’alba, non si vedono. Comunque con Enrico a prua, Adriano al cartografico ed io al timone, siamo riusciti ad uscirne indenni.

Appena fuori dai bassi fondi abbiano ferrato due barracuda, che abbiamo però rilasciato dato che il nostro frigo è gia pieno d ogni ben di Dio: wahoo, ricciola, dentice ec.

Dato che il vento era favorevole e non troppo forte, abbiamo messo a riva il Jennaker: era da Santa Lucia che non lo facevamo. Fantastico, abbiamo navigato praticamente sino a Bonarie con il Jennaker gonfio ed a segno, ad una velocità media di 8,5 nodi. Una vera goduria!

Al traverso dell’arcipelago delle Aves de Sottovento siamo stati intercettati da una Motovedetta della Guardia Costiera del Venezuela. Uno scambio di informazioni sul VHF, volevano sapere come si chiama la nostra barca (Mike Alfa Lima Alfa India Kilo Alfa Five), qual’è il nostro International Call Sign (India Yankie Six Nine Six Zero) , qual è stato il nostro ultimo Port of Call (Chaguaramas – Trinidad) e quale sarà il Next Port of Call (Bonaire), etc. etc. Con un po di sollievo ci siamo cordialmente salutati ed abbiamo proseguito.

Arrivati sulla costa sud di Bonarie abbiamo visto un gavitello su di una bella barriera corallina. Avevamo letto sul portolano che a Bonarie non si puo buttare l’ancora per evitare di danneggiare i coralli e che quindi tutti i siti idonei ad immersioni subacquee sono dotati di gavitelli. Ci siamo subito ormeggiati e ci siamo preparati per fare una bella immersione.

Mentre eravamo gia vestiti ed attrezzati per buttarci in acqua è arrivato il solito squall! Una pioggia della malora, vento e freddo! Ci siamo quindi tolti le bombole e riseduti in pozzetto ad aspettare che passasse. In questo bailamme mi è successo un guaio irreparabile: mi è cascata a mare una pinna, non una pinna qualsiasi, una delle mie due pinne storiche, anno 1973! Pinne che mi hanno seguito in non so quante ore di pesca subacquea e quante immersioni. Purtroppo non siamo piu riusciti a trovarla. L’immersione è stata comunque molto interessante, acqua molto limpida, tanto pesce corallino e tante spugne e gorgonie.

Alle 5 pm abbiamo ormeggiato ad un gavitello a pochi metri dal fronte mare di Kralendijk, la capitale di Bonaire. Una puntatina a terra per bere una birra poi di nuovo a bordo dove ci aspettava un wahoo ai ferri.

Domani dovremmo poter disporre di una connessione Internet e quindi vi manderemo un pò di foto.

 

 

SY Malaika5