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Siamo ancorati a ridosso dell’Isola di Hammond, Australia, all’imbocco del Prince of Whales Channel che collega il Mar dei Coralli con il Mare di Arafura, nel punto più stretto dello Stretto di Torres.

Domani mattina, riprendendo la navigazione, lasceremo definitivamente le incantate e tutto sommato prevedibili acque del Pacifico (per 7 mesi abbiamo avuto sempre,salvo rare eccezioni, un buon vento, si direzione favorevole, ESE, e d’intensità tra i 10 ed i 20 nodi) per entrare nel misterioso e imprevedibile Oceano Indiano.

Non vi nascondo che affrontiamo questa parte del nostro viaggio con un po’ di apprensione. La stagione ed area degli Alisei di Sud Est sta per terminare, nei prossimi mesi avremo a che fare con il Monsone di Nord-Ovest, umido e di direzione a noi sfavorevole, e la fascia di convergenza intertropicale, i famosi Doldrums, che ci potranno portare calme di vento esasperanti, piogge torrenziali e, last but not least, tropical storms, tempeste tropicali. A ciò dobbiamo aggiungere un po' di terremoti, qualche tsunami e una spolveratina di pirateria. Non male, no?

Ma comunque anche questo terzo importante “cancello” è ormai alle spalle. Gibilterra (Ottobre 08), Panama (Marzo 09) ed ora Torres. Ci mancano ancora Bab El Mandeb (Marzo 2010) e Suez (Maggio 2010). Siamo ormai in procedura di atterraggio.

Ma per rendere il nostro spirito meno buio e abbacchiato, questa sera, nelle procedure di ancoraggio, ci si è bruciato il nostro quarto alternatore Mastervolt! E’ incredibile. Non si riesce a capirne le ragioni, abbiamo fatto controllare l’impianto ed i collegamenti elettrici da una marea di esperti, anche dal tecnico della Mastervolt arrivato dall’Olanda. Sembra tutto OK ma guarda caso, dopo tre-quattrocento ore di moto l’alternatore va arrosto. Ora abbiamo rimontato il fedele, seppur meno performante, alternatore Bosch, che speriamo ci porti sino a Bali.