TONGA Vava’u

Refola
Alessandro Nodari
Wed 6 Aug 2014 22:56

18:39.44S 173:58.94W

La navigazione da Niue a Tonga e’ veloce, su un mare che man mano montava, con onde in poppa sui 3-3,5 metri; genoa e mezzana ci consentono di tenere una media sopra i 7 nodi; Gianni e Tiziana si sono subito adeguati ai turni e cosi’ mercoledi’ 30 luglio, alle 9.45 di mattina, siamo ormeggiati al molo di Neiafu per fare dogana.

In questo tratto di navigazione abbiamo perso un giorno, un giorno della nostra vita: il 29 luglio 2014, che non abbiamo proprio vissuto! Partiti da Niue nel pomeriggio di domenica 27, con un fuso orario di -11 UTC (13 ore prima del fuso di Greenwich), dopo 39 ore e mezza di navigazione arriviamo a Tonga ed e’ mercoledi’ 30 !!! Abbiamo passato il “cambio data”, ed ora siamo a +13 UTC, cioe’ 13 ore dopo l’ora di Greenwich, e 11 ore dopo rispetto all’Italia.

Per fare dogana, grazie ai consigli dei nostri amici navigatori ed alle foto studiate sul “Mr. John’s Kingdom of Tonga), ormeggiamo ad un molo privato (con accesso libero e gratuito), attiguo al molo principale usato dalle navi commerciali, con enormi parabordi in gomma nera che per le barche a vela, in bassa marea, possono diventare  pericolosi.

Comunque anche quello dove affianchiamo all’inglese, il primo che si incontra venendo da ovest attraverso il canale segnalato, non e’ un molo adatto a lunghe soste poiche’ l’escursione di marea di circa 1 metro porta la falchetta sotto il dente di cemento, con il rischio di incastrare la barca e fare danni.

Le pratiche di ingresso sono abbastanza semplici: riceviamo la visita a bordo dell’impiegato del ‘ministero della salute’ che, dopo aver bevuto un te’ e mangiato 2 pasticcini, ci ha presenta il conto di 125,30 panga (equivalenti a circa 57 €) per salute e quarantena; andiamo poi all’immigrazione che si trova in paese, a pochi passi, per i timbri sul passaporto ed infine chiudiamo con la dogana vicino al molo.

Completate le pratiche ci spostiamo  di circa 1miglio a SSE e prendiamo una boa della societa’ Mooring (15 panga/notte = meno di 7 euro).

Nei giorni successivi il vento continuato a soffiare sui 25 nodi, con raffiche a 30, ma l’ormeggio sottovento all’isola e’ ben protetto, e ci consente notti piu’ tranquille rispetto a quelle passate a Niue.

Anche la temperatura si e’ abbassata: 22° di giorno, 15-16° di notte… non viene certo voglia di girovagare nell’arcipelago, cosi’ restiamo inchiodati a Neiafu fino a lunedi 4 agosto, aspettando che il tempo migliori.

Approfittiamo della sosta per mettere in funzione la nuova pompa per l’acqua dolce, visto  che la vecchia si ferma spesso (il motore deve essere sostituito).

Il 1° agosto Franco, Gianni e Tiziana noleggiano un’auto (55 panga, circa 26 euro) e fanno il giro dell’isola principale; a cena andiamo al ristorante Bellavista, gestito dalla moglie tongana di un italiano che vive qui da circa 15 anni, Mario: menu’ curato, locale pulito, prezzo circa 80 panga/persona, meno di 38 euro.

A Neiafu, vicino al porto, ci sono 4-5 banche, un bel mercato di frutta e verdura, negozi vari, la connessione internet e’ possibile, oltre che nei locali forniti, acquistando una scheda telefonica dati della Digicel Tonga. Domenica 3 assistiamo alla messa di rito cattolico: chiesa gremita di gente, bellissimi canti, tutti i locali sfoggiavano i loro abiti migliori, ricoperti dai “ta’ovala”, caratteristici gonnellini tradizionali confezionati con foglie degli alberi di pandano.

L’arcipelago delle Tonga e’ composto di 3 gruppi di isole, distanti circa 70 miglia tra loro, Vavau’u con capitale Neiafu e’ quello piu’ a nord, Ha’apai con capitale Pangai e’ quello centrale, Tongatapu con capitale Nuku Alofa e’ il piu’ meridionale.

Alle Vava’u la presenza della societa’ Moorings (che gestisce boe e barche a noleggio) ha dato un importante contributo alla navigazione interna dell’arcipelago: loro stessi hanno scritto un portolano di facile consultazione, in cui gli ancoraggi degni di nota sono descritti e numerati.

Lunedi’ 4 agosto, quando le previsioni cominciano a segnalare una diminuzione del vento, salpiamo per spostarci di 13 miglia, all’ancoraggio n.11 di Tapana Island  (18°42.545’S 173°59.171’W) dove prendiamo un boa, ben ridossati dal vento di SE.

L’indomani il vento cala finalmente sui 15 nodi e dopo tanto tempo arriva un po’ di sole a scaldarci le ossa: ci spostiamo a Langito’o,  9 miglia, ancoraggio n. 16 della guida (18°43.503’S 174°05.415’W) su un fondale sabbioso di 4-8 metri.

Mercoledi 6 agosto, prima di rientrare a Neiafu, facciamo una sosta ad ovest dell’isola Falevai, davanti ad una spiaggia bianca e l’acqua con tutte le gradazioni dal blu all’azzurro chiaro, 18°42.711S 174°02.307’W, n.8 della guida; nel percorso, a nord di Sisia Island, incrociamo a breve distanza un gruppo di balene che si esibivano per la gioia dei turisti (su una piccola barca locale di ‘whale watching’) e nostra, che assistiamo eccitati e GRATIS allo spettacolo!

La cartografia elettronica, sia C-map che Navionics e’ alquanto scadente, ma acquistando una mappa ufficiale in loco si ha un dettaglio ottimo degli innumerevoli scogli e bassi fondali, comunque ben visibili con una giornata di luce; per noi sono state di valido aiuto anche le segnalazioni di Zoomax, passata di qui lo scorso anno, che a nostra volta  integriamo e diffondiamo alle barche che stanno facendo il nostro stesso percorso.

A parte questi ultimi due giorni, purtroppo le condizioni meteo non ci hanno permesso di apprezzare le Vava’u come senz’altro meritano: domani ci presenteremo in dogana per fare l’uscita, la nostra prossima destinazione e’ il gruppo delle isole Ha’apai, a 75 miglia.

Alessandro

 

Il campo boe di Neiafu

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Il porticciolo per i dinghy ed il molo della dogana di Neiafu

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Il mercato della frutta

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Domenica mattina: tutti a messa

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