Inizia il giro del mondo
Refola
Alessandro Nodari
Fri 30 Nov 2012 14:41
Dopo una decina di giorni di preparativi a Las Palmas (io e Lilli abbiamo lasciato Verona il 15 novembre), finalmente tutto e' pronto per il grande viaggio.
I giorni precedenti la partenza sono stati densi di cose da fare (mille lavori sulla barca, rifare l'antivegetativa, rifornire la cambusa) e di avvenimenti piacevoli (ritrovare tanti amici navigatori, Alain, Anna e Greg de La Boheme, Alberto, Peppino) e meno piacevoli (la rinuncia al viaggio di Alessandro, dopo aver passato 5 giorni su Refola, e di Marco, che non e' neanche partito da Verona). Ci siamo rimasti un po' male, soprattutto per la difficolta' a capire le motivazioni di questa scelta, ma la nostra felicita' per l'impresa che stiamo iniziando e' molto piu' forte….
In conclusione, l'equipaggio di Refola nel primo tratto fino ai Carabi sara' composto, oltre a me e Lilli, da Roberto Marcato, Luca Camini e la giovane Martina, figlia di amici di Roberto, inesperta di vela ma piena di entusiasmo e buona volonta' nell'affrontare questa nuova esperienza.
Abbiamo salutato l'amico Alain, che nonostante i nostri tentativi di dissuasione, sembra deciso a partire anche lui, da solo a bordo della sua Carova, e di raggiungerci alla Martinica.
Al pontile e' venuto a salutarci l'amico Alberto.
Finalmente, alle 12.00 UTC del 28/11/2012, lasciamo la banchina del Muelle Deportivo di Las Palmas: e' iniziato il primo giro del mondo a bordo di Refola. Purtroppo dopo pochi minuti, ma era previsto, dobbiamo ancorare subito fuori dal marina, per una immersione con bombola, per il controllo della sonda dello speedometro, che non dava più indicazioni. L'operazione dura pochi minuti e dopo una doccia calda, prendiamo il largo.
Fuori dal porto il vento è sostenuto, come da previsioni, 20-25 kn da NE, con raffiche in alcune zone da 30 kn: mare corto e formato mettono alla prova barca ed equipaggio.
Studiando le previsioni meteo per i prossimi giorni decidiamo che la rotta migliore, una volta doppiata la punta di Maspalomas a sud di Gran Canaria, è la "alta", così definita nei testi delle traversate atlantiche E-W, la più diretta per raggiungere S. Lucia e Martinica, 260° ; anche la maggior parte delle barche partecipanti all'ARC, partite il giorno precedente, hanno scelto questa traccia.
Verso le 17.30 prima del buio, m'invento la prima stronzata oceanica: il vento era girato a poppa, perciò ho pensato bene di issare il balooner, il vento apparente era sui 18-20 kn, effettivamente un po' troppi, considerato l'equipaggio neofito e la particolarità della vela da utilizzare a farfalla con il genoa; infatti la vela va a segno, non senza qualche difficoltà, ma si rompe il grillo della drizza che rimane bloccata in testa d'albero e non permette di togliere le vele.
Durante la notte il vento rinforza con raffiche fino a 35 kn e proseguiamo con la sola randa ridotta.
Il mattino seguente organizziamo la risalita in testa d'albero, armiamo un'altra drizza, benedetta quella volta che ho predisposto un bozzello aggiuntivo in testa d'albero ed un testimone pronto all'occorrenza.
Il vento è ancora sui 20 kn, togliamo la randa e procediamo a motore cercando di avere le onde in poppa, il mare è incrociato NE-NW con onde di 3-4 mt; mi faccio issare in testa d'albero ed in certi momenti è estremamente faticoso rimanere avvinghiati all'albero durante le rollate della barca.
Comunque in poco tempo la drizza bloccata in testa è recuperata, riusciamo a togliere il balooner strappato e proseguiamo finalmente a vele bianche.
Alle 12.00 UTC del 29/11, nelle prime 24 ore di navigazione, abbiamo percorso 149 M.
Alessandro Nodari di Refola