Los Roques

Refola
Alessandro Nodari
Sat 26 Jan 2013 13:34
11:50.56N 66:55.74W
Mercoledì 23 alle 14.00 salpiamo dall'isola La Blanquilla; abbiamo calcolato i tempi di partenza e di navigazione in modo da poter atterrare a Los Roques nelle migliori condizioni di visibilita' dei fondali, cioe' con il sole sufficientemente alto. Le miglia da percorrere per arrivare all'ingresso dell'arcipelago sono 124 e contiamo di arrivarci intorno alle 10 del mattino.
Il vento è variabile sui 15 kn, issiamo il balooner e viaggiamo con le vele a prua a farfalla; di tanto in tanto riduciamo o apriamo per mantenere la velocità costante.
La notte passa tranquilla, incrociamo 2 navi e, per il tempo in cui sono a vista, accendiamo le luci di via; alle 10.00 siamo all'ingresso del canale di NE tra le isole Francisque e Nordisqui.
Il passaggio è ampio e non crea alcun problema, sfiliamo davanti ad ancoraggi protetti dai reef, dai colori bellissimi, azzurro chiaro, verde smeraldo, blu, ci dirigiamo al Gran Roque, il centro principale dove c'è l'aereoporto.
La guida consiglia di presentarsi qui alla Guardia Costiera con le carte della dogana precedentemente fatta e pagare una tassa di soggiorno per la sosta.
Alle 10.50 ancoriamo nell'area segnalata, 5-6 barche sono gia' alla fonda, a terra solo baracche, ci eravamo fatti l'idea che questo sito fosse il paradiso dei ricchi venezuelani e frequentato da vip internazionali, ma siamo stati piacevolmente delusi; forse perché questa non è la stagione ideale, ma anche nei vari ancoraggi vediamo pochissime barche, piu' spesso sono deserti.
Siamo vicini all'aeroporto e vediamo alcuni piccoli aerei atterrare quasi sfiorando la nostra testa d'albero. Valutiamo la situazione rispetto alle formalita': dovremmo andare a terra e passare per 4 uffici diversi, pagare tasse etc, ma soprattutto il portolano ci dice che qui non e' possibile fare ne' l'ingresso ne' l'uscita dal Venezuela. Per essere a posto, dovremmo andare in terraferma, cosa assolutamente non raccomandabile dal punto di vista "pirati". La decisione e' presa: ci teniamo il "permesso provvisorio" gentilmente datoci dalla Guardia Costiera di La Blanquilla e ripartiamo diretti a Cayo Carenero, a circa 10 M.
Vi entriamo con rotta N costeggiando il reef destro ben visibile, siamo in una laguna chiusa su 3 lati, con fitte mangrovie che proteggono dai venti dominanti, acqua trasparente, di più da un ancoraggio non si può pretendere: 11°53.13' N 66°50.69' W. Una volta di più ci rendiamo conto che la carta elettronica (C-Map) in queste zone ha un livello di dettaglio insufficiente, migliore a nostro avviso la carta Navionics che leggiamo sull'I-pad (resuscitato grazie all'aiuto di Luca); molto piu' utile il portolano, ma in realta' la cosa indispensabile e' tenere gli occhi ben aperti e leggere i colori dell'acqua.
Venerdi 25 gennaio un piccolo spostamento di 8 M all'interno del gruppo Los Roques, fino a Cayo de Agua nell'estremità ovest. Tra i tanti possibili ancoraggi abbiamo scelto questo perché dalla mappa e dal portolano il percorso di ingresso ed uscita presenta una rotta semplice: anche in considerazione della prossima partenza al mattino presto, un'uscita tortuosa avrebbe potuto creare qualche problema, e inoltre, essendo l'atollo più a ovest, da qui riduciamo le miglia della prossima tappa.
Entriamo da WNW puntando sull'isolotto basso di corallo, poi rotta 90° con l'isolotto a 270° fino a circa 300 mt dalla lingua costiera; coordinate ancoraggio 11°50.56' N 66°55.74' W.
Anche questo ancoraggio e' su acqua azzurra, 3,5 mt di profondità, completamente isolato; nel pomeriggio fa la comparsa una piccola barca a motore che sosta pochi minuti a circa 1 miglio e poi se ne va. Facciamo una escursione a terra con il tender e nella lingua di terra sabbiosa troviamo una colonia di uccelli che nidificano, diversi dai numerosissimi pellicani presenti ovunque anche a La Blanquilla.
La sera siamo stati deliziati dalle squisite linguine all'aragosta preparate da Franco, che ci hanno fatto ricordare il piatto preparato da Elena a Union Island; la cena si conclude con un dolce di banane e cioccolato, preparato da Martina.
Potremo allegare foto solo quando avremo una connessione internet...
Alessandro