Isole della Societa’ : Bora-Bora
16:29.49S 151:45.63W
Alle 9.35 del 13 agosto, dopo il recupero ancora di Yaya, partiamo da Baia Puamou: l’uscita dalla pass Paipai di Tahaa e’ facile, senza onde ne’ corrente. I vento al gran lasco sui 18-25 con raffiche a 30kn ci spinge velocemente verso Bora-Bora, nel canale tra Tahaa e Bora troviamo un po’ di onda sui 2 mt, ma con genoa e mezzana Refola solca stabile il mare.
Alle 13 entriamo a Bora Bora attraverso pass Teavanui (l’unica che da’
accesso alla laguna e all’isola): anche questa facile, ampia, senza onde ne’
corrente, allineamento su 2 mede a terra per 112°.
Dopo mezz’ora siamo alla boa
dello Yacht Club 16°29,49’S 151°45,62’W. Lo Yacht Club e’ principalmente un ristorante-bar, che gestisce una ventina
di boe ed offre servizi bagni e docce, internet gratis; la boa costa 2000 PF la
prima notte, poi 1500 PF. Si trova su un’ansa a circa 1 miglio dalla pass (una
volta superato il basso fondale protetto dal secondo palo rosso della pass, si
accosta a sinistra per 75°), l’ambiente a terra e’ molto curato e i ragazzi che
lo gestiscono sono simpatici e gentili; lascio il guidone del Paterazzo (il
nostro circolo nautico), che viene appeso insieme a mille altre bandiere
lasciate dalle barche di passaggio, e loro mi regalano il loro.
La baia e’ ben protetta dai venti dominanti E e SE, ma qualche raffica
scende rinforzata dalla caratteristica montagna di Bora-Bora.
Il giorno seguente ci spostiamo di 1,5 M, ad ovest della parte nord dell’isolotto Toopua: il percorso e’ ben segnalato da beacon rossi e verdi e da segnali cardinali, l’ancoraggio su sabbia chiara e pochi coralli e’ protetto da tutti i lati, infatti anche se il vento soffia ancora a 20-25 kn da E, qui si sta molto tranquilli. Si puo’ ancorare da entrambi i lati del canale: nella parte ovest su fondale di 4-6 mt, nella parte est, piu’ vicino all’isolotto, su fondale di 10-12 mt sabbia: noi scegliamo quest’ultima posizione (16°30,64’S 151°46,19’W).
Con il dinghy facciamo un’escursione prima verso NW al vicino Motu Tapu, isolotto privato attrezzato con bar, divani, servizi per turisti (al momento chiuso), poi verso S, oltre Punta Rapititi, dove c’e’ la bella spiaggia dello storico Hotel Hilton Bora-Bora.
Il 15 agosto ripercorriamo con la barca verso sud il canale ad ovest di
Toopua, gia’ perlustrato col dinghy; i successivi ancoraggi segnalati nella
guida nautica non sono cosi’ riparati come il primo, aggiriamo a sud l’isolotto
Toopua Iti e ci ritroviamo nella grande baia di Povai: qui il vento scende
dalla montagna con raffiche a 25 kn, prendiamo una boa al secondo tentativo,
non senza difficolta’, davanti al famoso ristorante Bloody Mary, mentre Yaya,
al terzo tentativo mancato di presa gavitello, rinuncia alla sosta.
Proseguiamo verso nord nella baia di Vaitape, villaggio principale di Bora Bora, ma l’ancoraggio a nord del villaggio e’ troppo affollato, cosi’ ritorniamo alla boa dello Yacht Club.
Il 16 ritorniamo nella baia di Vaitape, dove a nord del primo palo di allineamento per la pass c’e’ un buon ancoraggio su 20-22 mt con fondo di sabbia e fango chiaro, buon tenitore (16°30,06’S 151°45,17’W); sulla parte NW della baia ci sono una decina di boe gratis, difficili da trovare libere; c’e’ anche un distributore della Total con una piccola banchina (abbiamo fatto un sopralluogo con il dinghy ed il fondale e’ profondo fino a pochi metri dal moletto, potrebbe sicuramente accogliere una barca di prua).
Dall’ancoraggio si puo’ scendere a terra con il dinghy: la maggioranza dei pontiletti sono privati, pero’ proprio in corrispondenza del supermercato “Super U” (visibile dal mare) e a destra di un ristorante, c’e’ un muretto in cemento che permette l’atterraggio e l’accesso al supermercato e ad un negozio di nautica, a 20 mt.
Il 17 agosto arrivano anche gli amici Anna e Paolo di Zoomax: la sera festeggiamo tutti insieme il compleanno di Leopoldo, che ci offre un’ottima cena allo Yacht Club.
Il 18 partiamo per esplorare la costa est, Leopoldo e Giovanni ospiti a bordo di Refola e Zoomax di conserva.
Siamo stati un po’ indecisi nell’affrontare questo percorso: i 2 portolani che abbiamo a bordo (Charlie’s Charts Polynesia e Guide to navigation and tourism in French Polynesia) lo sconsigliano alle barche con piu’ di 2.10 mt e 2.50 mt di pescaggio, rispettivamente.
Noi peschiamo 2,05 mt, e pertanto Lilli e’ poco propensa a correre rischi … ma Michele di Gulliver e altri navigatori in radio ci rassicurano che si puo’ fare, in buone condizioni meteo e di visibilita’. Per fortuna il tempo ci da’ una mano: vento sui 7-8 kn, cielo solo parzialmente nuvoloso, con ampi spazi di azzurro … possiamo cosi’ apprezzare la costa est, con magnifici colori, blu, azzurro, verde chiaro, e acque incredibilmente trasparenti.
Descrivo nel dettaglio il percorso della costa est, perche’ e’ davvero un peccato non andarci: dopo punta Tahi, il punto piu’ a nord dell’isola, percorrendo 0,7 miglia in direzione 115°, si trova un passaggio tra un cardinale S e un beacon rosso, con fondale minimo 3,3 mt. Un miglio piu’ avanti, in direzione 115°, inizia un canale verso sud, largo circa 30 mt, segnalato con cardinali e beacon verdi/rossi, lungo circa 0,7 miglia, dove il fondale minimo e’ 3,5 mt.; dopo questo canale i fondali sono sicuri e profondi.
Un altro percorso possibile, in alternativa al canale, e’ piu’ ad est, pressocche’ parallelo al precedente, ma non segnalato, in acque basse, che costringe a velocita’ ridotta; noi lo abbiamo fatto per un breve tratto ed abbiamo ancorato su un fondale di 3,5 mt di sabbia a NW di Motu Tafari (16°28,93’S 151°42,39’W).
Da qui con il dinghy ci siamo spostati di 1 M a sud in prossimita’ di Punta Tuiahora, dove si dice si rechino le mante per farsi pulire dai pesci parassiti, le acque in questo sito sono profonde 20 mt ed oltre, comunque di mante nemmeno l’ombra.
L’ancoraggio piu’ bello, per i colori, per la tranquillita’, dove abbiamo trovato una decina di barche ancorate, perlopiu’ catamarani, e’ in prossimita’ di Motu Taurere, il motu piu’ a SE di Bora-Bora, profondita’ 3,7 mt fondo sabbia fine, rare formazioni di corallo - ve l’abbiamo detto che qui tutti le chiamano “patate”? - (16°31,99S 151°42,38’).
Il 19 salutiamo gli amici di Zoomax, che restano nel “paradiso” di Bora-Bora, mentre noi rientriamo allo Yacht Club, dal momento che Leopoldo e Giovanni hanno un aereo per Tahiti il giorno dopo (Giovanni torna a casa).
Si conclude cosi’ la nostra sosta a Bora Bora, che bisogna dire merita davvero la sua fama … forse grazie anche alle condizioni meteo quasi eccellenti, tra le isole della Societa’ e’ quella che ci e’ piaciuta di piu’, per il paesaggio, l’acqua, i colori, gli ancoraggi…
Il 20 agosto riprenderemo il mare per tornare a Raiatea, dove ci attendono i lavori di rimessaggio.
Alessandro