Verso le Tuamotu e di nuovo a Fakarava
Avevamo previsto la partenza per le isole Tuamotu martedi’ 6 maggio, e saremmo anche pronti (alle 12 ho terminato l’ultimo giro di negozi), ma le condizioni meteo non sono proprio le migliori: cielo coperto, continui piovaschi e vento da NE ci renderebbero disagevole la navigazione. Decidiamo cosi’ di rimandare di un giorno, confidando che il vento giri a NW, consentendoci di tenere la rotta con il vento al lasco. Mercoledi’ 7 alle 12.30 molliamo gli ormeggi, con destinazione Fakarava a 245 miglia. All’inizio il vento è da W-NW sui 18-20 nodi e raffiche a 25, ma dopo poche ore cala e siamo accompagnati da continui groppi con forti acquazzoni e cielo grigio. Solo il giorno seguente, a meta’ percorso, torna a splendere il sole ed il mare e’ spianato come un lago; per alcune ore il vento, sui 15 nodi al traverso, ci fa assaporare una bella e tranquilla veleggiata, ma poi cala sui 5-7 nodi, costringendoci a dare motore per le ultime 15 ore. All’alba del giorno 8 arriviamo davanti alla passe Garue di Fakarava, anch’essa spianata come il mare alle nostre spalle, senza corrente: questa volta abbiamo sicuramente beccato la stanca di marea! Percorriamo le ultime 5 miglia nel canale segnalato che porta al paese di Rotoava e gettiamo l’ancora in prossimità del molo, piu’ o meno nello stesso posto dell’anno scorso (16° 03.475 S 145° 37.255 W). Inevitabile tornare col pensiero a Viskus, la barca dei nostri amici olandesi che proprio qui ha trovato la sua fine … ci consola sapere che oggi i nostri amici sono di nuovo per mare, a bordo di una nuova barca (grazie ad un’ottima assicurazione). Solo quattro barche sono ormeggiate ad alcune nuove boe, che lo scorso anno non c’erano; la prima giornata si presenta ben diversa da quando abbiamo lasciato Fakarava l’ultima volta: il sole che accende i colori della laguna ed il venticello leggero che smorza la calura ci fanno riappacificare con il ricordo dell’isola funesta (05/07/2013). Si tenta (senza successo) la pesca Finalmente il sole ci regala un tramonto dorato All’alba, l’arrivo a Fakarava La passe senza corrente, ne’ vortici, ne’ mascarene … In un attimo, siamo nella laguna di Fakarava
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