Arrivo in New Zealand

Viaggiando verso Ovest
Giuseppe Tuttobene
Wed 3 Nov 2010 19:08
35:49.78S 174:28.51E
3 novembre 2010
 
Molti potrebbero pensare che ci siamo persi nel pacifico meridionale se non conoscessero le nostre abitudini di scrivere poco una volta raggiunta la terra ferma. Ma è così. Vuoi per la voglia di rimanere in contatto con il mondo esterno quando sei lontano giorni e giorni che appaghi inviando email ai parenti più stretti per lenire la loro apprensione o al blog per condividere le nostre emozioni, vuoi per gli impegni che occupano il tuo tempo, una volta abbandonata la realtà del solo mare, e che ti coinvolgono negli adempimenti delle situazioni da affrontare, ma di fatto, noto che trascuriamo quanti di voi aspettano una evoluzione delle nostre vicende. E per questo mi scuso.
Nel pomeriggio del 31 ottobre ho vissuto l'avvicinamento ad una terra che si profilava contro un tramonto limpido e rosso con i suoi rilievi, dapprima indistinti  e separati l'uno dall'altro quindi sempre più continui che si avvicinavano alla mia vista dopo tanto mare, che mi ha incantato ripagandomi delle sofferenze sopportate nella navigazione.
Ne è valsa la pena.
Freddo, mare e vento contrari, con l'autopilota che ci ha abbandonati nelle ultime 24 ore, sono state le condizini che hanno lasciato il posto a sensazioni romantiche di navigazione verso un mondo lontano e finalmente raggiunto.
Poi di nuovo il freddo, ma senza onda, con Bream Head sulla mia destra e una miriade di boe rosse e verdi che, nel buio,ormai fitto, indicavano l'accesso attaverso  bassi fondali a Whangarei Harbour. Devo dire che l'assistenza via radio per raggiungere Masden Marina,  luogo di nuova costruzione e non indicato sulle carte a mia disposizione in cui, in quest'area,  bisogna fare l'entrata ufficiale in Nuova Zelanda , è stata fondamentale. Ho ammirato la paziena e professionalità dell'operatore a comunicare con la nostra scarsa conoscenza dell'ingese.
Alle tre di notte, sfiniti,  ci addormentiamo, finalmente assicurati a terra, per aspettare la visita  a dordo delle autorità locali  fissata per le otto di mattina.
Visita della signorina addetta al controllo sanitario salvaguardante l'indennità igienica della NZ che ci ha depauperato della maggior parte delle scorte di cambusa perché non ammissibili in questo paese, come costolette di mailale, fette di vitello, fagioli ma non lenticchie, miele,  ananas, aglio, cipolla, peperoncini  e non so cos'altro, comprati in polinesia francese. Quindi la visita, professionalissima, della custom, che dopo un approccio gentilissimo e accattivante, ha cominciato a tamburellare con le nocche per scovare doppi fondi dietro paratie o pareti della barca. In loro ho ammirato la voglia di impegnarsi a svolgere il proprio lavoro con grande coscienza civica, cosa  che è alla base della stupenda realtà della Nuova Zelanda. Bel paese da quanto ho potuto appurare fino adesso.
Giuseppe