In navigazione da Bonaire a Panama

Viaggiando verso Ovest
Giuseppe Tuttobene
Thu 28 Jan 2010 14:38
13:41.74N 71:30.33W
Espletate le formalità alla immigration e alla dogana e dopo aver fatto nafta allo "Harbour Village Marina" di Bonaire, alle 13.30 di ieri siamo partiti, appunto da Bonaire, con destinazione canale di Panama.
Di Bonaire, che insieme con Aruba e Curacao fa parte delle cosiddette isole ABC delle Antille Olandesi, ve ne parlerà Cesare che ha conosciuto anche gli aspetti della vita notturna.
La navigazione che ci aspetta è di 820 miglia in unica tappa e in due: per entrambi è la prima volta che affrontiamo una esperienza simile in equipaggiio ridotto e non nascondiamo una certa apprensione nell'affrontare il progetto.
Stiamo facendo dei turni, ovviamente in singolo, di tre ore, e dopo la prima notte non mi sono pentito della scelta. L'alternativa sarebbe stata quella di organizzarci con turni di 4 ore, ma temevo che esse sarebbero state interminabili quando c'era da stare da soli fuori al timone nella notte; certo d'altra parte una permanenza più lunga in cuccetta avrebbe fatto piacere.
Sono le 13.30 e dopo esattamente 24 ore abbiamo percorso 210 miglia, niente male! Il vento da Est- NE che ieri si era mantenuto intorno ai 20 nodi da stanotte si è stabilizzato intorno ai 25; voliamo di gran lasco, filando oltre 9 nodi(*), con rotta NW con una mano di terzaroli alla randa e genoa 135% pieno. In verità superato capo Gallinas (Colombia), dovremmo tenere una rotta intorno a E-SE, ma in questo caso avremmo il vento in fil di ruota con conseguente difficoltà a fare portare il genoa; per adesso continuiamo con questa prua aspettando il momento opportuno per strambare. E' atteso anche un ulteriore rinforzo, in questo caso non escludo di ammainare la randa e di procedere in poppa piena con il solo genoa. Vedendo -  facendo.
Tra dieci minuti è il mio turno perciò vi saluto.
Giuseppe
 
 
(*) Qualcuno potrebbe criticare l'italiano, ma in effetti è corretto dire "filare 9 nodi ... filare 7 nodi" in quanto il modo di dire deriva dall'uso di un antico strumento per misurare la velocità in mare: il solcometro a barchetta.
In questo caso si gettava in mare da poppa la tavoletta del solcometro e si lasciava "filare", cioè scorrere, la cimetta che la teneva legata e su cui erano fatti dei nodi ad una precisa distanza l'uno dall'altro. Dopo un tempo determinato si arrestava la cimetta e si contavano i nodi che si erano "filati". I velisti mi perdonino la precisazione