Colòn

Viaggiando verso Ovest
Giuseppe Tuttobene
Mon 8 Feb 2010 16:12

Giorno 03 Febbraio

La mattina, dopo esserci svegliati ed aver fatto colazione, in compagnia dei nuovi arrivati Beatrice e Bartolomeo, ci prepariamo  a partire, da Portobelo, dove abbiamo trascorso 3 giorni alla fonda, direzione Puerto Colon, ingresso del canale di Panama sul lato Atlantico.La breve distanza da percorrere, di ca 15NM , si preannuncia breve e senza intoppi; il meteo è buono, a  parte qualche nuvoletta ed una leggera pioggerellina, vento sui 20/25 nodi, scivoliamo sull’acqua a ca 7nodi, con solo genoa completamente a riva. Arriviamo davanti al grande ingresso della diga foranea, e ci mettiamo in linea per entrare, rolliamo il genoa ed accendiamo motore. Tutto sembra proseguire liscio, fino a quando il motore inizia a dare segni di spegnimento. Io sono sottocoperta , sento odore di bruciato avviso Giuseppe che è al timone, lui cerca di togliere corrente al motore, ma niente, continua a girare a singhiozzi; apro il vano motore, per controllare  e dopo qualche secondo, un odore di bruciato e un leggero fumo nero,  inizia a salire dal motore che contemporaneamente si spegne. Salgo in coperta e Giuseppe mi avvisa che il pulsante di accensione del motore è rimasto incastrato, si pensa dalla sua accensione una decina di minuti prima…risultato: il motorino di avviamento è andato in fumo. Questo spiega anche il fatto che non si riuscisse a togliere corrente al motore, perché il motorino rimaneva sempre attivo.  Trovandoci senza propulsione, proprio all’ingresso del canale di panama, con petroliere e navi da carico in entrata ed in uscita, apriamo a metà il genoa ed oltrepassiamo la diga foranea in ingresso, cercando la zona per l’ormeggio all’ancora. La troviamo, rolliamo ancora un po’ di genoa per ridurre la velocità, Giuseppe mette la prua controvento mentre i miei nuovi compagni marinai Beatrice e Bartolomeo, rollano il genoa, io do fondo all’ancora; manovra perfetta!

Il tempo di sistemare la barca, prendiamo il tender e scendiamo a terra per ovviare alle pratiche doganali, ma soprattutto a cercare un meccanico per la riparazione o la sostituzione del motorino di avviamento. Dopo aver girovagato un po’ tra i moli dove sono ormeggiate le grosse navi da carico, troviamo da ormeggiare il piccolo tender in fondo al molo 9. Qui scendiamo sul pontile di ormeggio delle pilotine che ormeggiano le navi; chiediamo dove trovare la dogana per espletare le pratiche d’ingresso. Guardandoci intorno, vediamo un’officina meccanica, e ci informiamo su eventuali meccanici capaci di risolvere il nostro problema. Ci portano davanti ad una lancia, e qui conosciamo Victor, una ragazzo sulla quarantina, meccanico e comandante di pilotine. Mentre Giuseppe, rimane a terra per le pratiche doganali e prende appuntamento per la misurazione della barca per l’attraversamento del canale,  io e Victor torniamo in barca col tender, smontiamo con non poca fatica, il motorino di avviamento e ritorniamo a terra. Victor nasconde il motorino  nel suo pick up, in quanto all’uscita del porto potrebbe essere fermato per un controllo, e lavorando sui motori delle pilotine, potrebbero trattenerlo per spiegazioni sulla provenienza del pezzo. Dopo 2 giorni il motorino è pronto, affittiamo un taxi, e dopo 1 ora e mezza di viaggio siamo a Panama, davanti all’officina che lo ha riparato, sostituendo il solenoide e riavvolgendo le bobine interne del motorino. Alle 8 di sera di sabato 6 febbraio, dopo 3 giorni all’ancora, senza possibilità di propulsione meccanica,  il motore si rimette in moto, grazie al nuovo motorino di avviamento. L’indomani si salpa! Destinazione isole San Blas (ca 80 miglia), con sosta di mezzo a baia di port Garrote.

Cesare