Bacalore. La baia dei desideri. Costa sud ovest di Nuku Hiva.

Viaggiando verso Ovest
Giuseppe Tuttobene
Sun 23 May 2010 09:38
8:56.77s 140:09.50w
Addì, 19 / 05 2010
Navigando lungo le coste di Nuku Hiva "n'infilamu in una
baia troppo bella" dove ci aspetta l'IGNOTO.
Giuseppe e Peppe F.
L'ingresso si presenta con costa contro cui il mare
frange, mi chiedo se all'interno si potrà stare senza muoverci, senza l'onda
lunga che penetra ovunque. Ci inoltriamo e l'acqua è sempre più calma. Sullo
sfondo si notano due spiagge.
Giuseppe
Vegetazione lussureggiante, palme da cocco e alberi da
frutto con piccoli insediamenti umani: ecco cosa si presentava ai nostri
occhi.
Peppe F.
Una figura di donna si avvicina venendo fuori dal verde
con il suo vestito giallo forte che si stagliava sullo sfondo.
La saluto. Mi risponde. Continua a camminare verso di
noi e noi verso di lei. Siamo ormai là, bonjour, bonjour, Giuseppe,
Joseph, avvicinandomi e porgendole la mano, Giuseppe 2, il y a 2 Joseph, Mario
....
Eravamo contenti di vederla e anche lei di vederci. Ci
incamminiamo verso casa, voleva presentarci suo marito.
Giuseppe.
Beviamo da una noce appena aperta con colpi di macete il
succo fresco del cocco: un'esperienza indimenticabile!
In seguito visitiamo il piccolo villaggio immerso nel
verde: manghi, pompelmi, banani, palme da cocco ed altri frutti tropicali a me
sconosciuti si alternano in un viale fiorito di hibiscus rossi.
Peppe.
Trovarsi con una noce di cocco verde da bere in mano che
ci passava di bocca in bocca, circondati da verticali montagne incombenti che
lasciavano solo due aperture una verso il mare ed una verso la valle, con cani
che giocavano, fino ad averla vinta con i gatti, alteri animali da cortile che
gironzolano liberi nello spazio vitale della famiglia ti da una percezione della
assoluta armonia che questa gente ha con l'ambiente.
Giuseppe
Passeggiando in questo giardino incantato, scorgiamo un
ruscelleto di acque fresche e limpide che si apriva in un laghetto placido
attorniato da palme da cocco.
Salutiamo la famiglia che ci ha accolto con tanta
felicità e ci spostiamo in un altra baia, dove una spiaggetta di sabbia fine e
palme si delineava davanti a noi.
Peppe
Ci avviciniamo a remi alla spiaggia battuta da una
minima risacca. Tiriamo il gommone in secco e apriamo
lo scarico. Sulla destra della spiaggia seduto su uno scoglio con due cani che
gli giocavano attorno, un cuccioletto e un altro giocherellone, una figura
atletica, sorridente al nostro saluto, continuava estatico nella sua postazione.
E siccome la vena poetica è finita, sapete comu
finiu?
Ci indica che tutto quello vediamo intorno è della sua
famiglia, che lui aita nella insenatura accanto dove prima avevamo conosciuto
l'idiliaca coppia e ci porta a raccogliere dei pompelmi da un suo
albero.
Ospitalità che colpisce.
Giuseppe
i racconti di vita del marchesiano ci colpiscono ed
in particolare quello dello Tsunami (in concomitanza con il terremoto del Cile)
che ha invaso e distrutto gli alberi e le abitazioni più vicine alla
riva. Non ha fatto morti.
Un saluto a tutta la mia famiglia ed in particolare a
mia sorella Anna a cui sono particolarmente legato e a Maurizio assiduo
lettore.
Peppe
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