Calamari come piovessero

A Tale of Sailing
Francesco Magliano
Fri 13 May 2011 01:07
02:39.61 S  95:33.71 W
 
Do ut des.
Ieri, tardo pomeriggio, la lenza tira, l'equipaggio si dispone alle manovre e con gaio affiatamento porta a bordo il frutto della pesca.
Spiaggiata sul teck, un'esangue giovane lampuga pagava il prezzo della sua cupidigia.
Grande poco piu' dell'esca addentata: un pasto davvero troppo scarno, seppur tenero e saporito, per 5 nerboruti marinai.
Tutti daccordo quindi nel renderla al mare e rinunciare a quel buon sapore di fresco.
Nottetempo, il vento rinforza e ci si accinge a dare una mano di terzaroli.
Forse le ondate, forse il vento, sul ponte pare scatenarsi una tempesta di calamari, tanto che Neri viene colpito da un carpiato inaspettato.
All'alba, dopo un attimo di titubanza Gianluca (Dore') rompe il ghaccio (!!) e chiede che dalle cucine gli sia passata una scodella per raccogliere il bottino notturno.
Francesco, comandante ai fornelli, consulta il ricettario che siamo appena all'ora di colazione.
L'entusiasmo si diffonde a l'appetito si desta.
Verso le 12 dalle cucine l'aroma prende corpo e sale in coperta insinuandosi nei nasi e nelle gole di tutti noi.
Alle 13.30, ora locale, sul desco trionfano il chilo di calamri e i loro fusilli al seguito.
Apriamo una bottiglia di vino, brindiamo al generoso Poseidone e Buon Appetito a tutti.
 
Benedetta, Cabin