Bonaire
12:09:25 N 68:16:75 W Stamattina, di buon ora, abbiamo
lasciato Les Aves de Barlovento ed abbiamo fatto rotta su Bonarie, Antille
Olandesi. Uscire dall’atollo di Les Aves
con la luce dell’alba non è stata una cosa da ragazzi. Ci sono una
miriade di bassi fondi e secche che con la luce alta si vedono molto bene e si
possono evitare, ma con la luce radente dell’alba, non si vedono. Comunque
con Enrico a prua, Adriano al cartografico ed io al timone, siamo riusciti ad
uscirne indenni. Appena fuori dai bassi fondi abbiano
ferrato due barracuda, che abbiamo però rilasciato dato che il nostro frigo è
gia pieno d ogni ben di Dio: wahoo, ricciola, dentice ec. Dato che il vento era favorevole e
non troppo forte, abbiamo messo a riva il Jennaker: era da Santa Lucia che non
lo facevamo. Fantastico, abbiamo navigato praticamente sino a Bonarie con il
Jennaker gonfio ed a segno, ad una velocità media di 8,5 nodi. Una vera
goduria! Al traverso dell’arcipelago
delle Aves de Sottovento siamo stati intercettati da una Motovedetta della
Guardia Costiera del Venezuela. Uno scambio di informazioni sul VHF, volevano
sapere come si chiama la nostra barca (Mike Alfa Lima Alfa India Kilo Alfa
Five), qual’è il nostro International Call Sign (India Yankie Six Nine
Six Zero) , qual è stato il nostro ultimo Port of Call (Chaguaramas –
Trinidad) e quale sarà il Next Port of Call (Bonaire), etc. etc. Con un po di
sollievo ci siamo cordialmente salutati ed abbiamo proseguito. Arrivati sulla costa sud di Bonarie
abbiamo visto un gavitello su di una bella barriera corallina. Avevamo letto
sul portolano che a Bonarie non si puo buttare l’ancora per evitare di
danneggiare i coralli e che quindi tutti i siti idonei ad immersioni subacquee
sono dotati di gavitelli. Ci siamo subito ormeggiati e ci siamo preparati per
fare una bella immersione. Mentre eravamo gia vestiti ed
attrezzati per buttarci in acqua è arrivato il solito squall! Una pioggia della
malora, vento e freddo! Ci siamo quindi tolti le bombole e riseduti in pozzetto
ad aspettare che passasse. In questo bailamme mi è successo un guaio
irreparabile: mi è cascata a mare una pinna, non una pinna qualsiasi, una delle
mie due pinne storiche, anno 1973! Pinne che mi hanno seguito in non so quante
ore di pesca subacquea e quante immersioni. Purtroppo non siamo piu riusciti a
trovarla. L’immersione è stata comunque molto interessante, acqua molto
limpida, tanto pesce corallino e tante spugne e gorgonie. Alle 5 pm abbiamo ormeggiato ad un
gavitello a pochi metri dal fronte mare di Kralendijk, la capitale di Bonaire.
Una puntatina a terra per bere una birra poi di nuovo a bordo dove ci aspettava
un wahoo ai ferri. Domani dovremmo poter disporre di
una connessione Internet e quindi vi manderemo un pò di foto. SY
Malaika5 |