Los Roques
11:53:67 N 66:48:30 W La nostra marcia forzata verso
Bonarie procede a spron battuto. Lasciate senza troppi rimpianti Los
Testigos, con una navigazione notturna di tutta tranquillità abbiamo raggiunto
l’Isola di Blaquilla, un’isola deliziosa, semi disabitata e situata
al di fuori delle rotte battute. A differenza delle altre isole caraibiche che
abbiamo sinora incontrato, Blanquilla e un’isola bassa (una ventina di
metri massimo), di origine calcarea e coperta da una vegetazione rada, formata
soprattutto da cactacee. Dato che non abbiamo fatto la
Clearance in entrata in Venezuela, le nostre soste in queste isole venezuelane
(offshore islands) sono sempre un po un tocca e fuggi, cercando di evitare
incontri con i pochi abitanti locali. In questo caso abbiamo dato fondo a Playa
Yaque, un posto bellissimo e deserto, dove abbiamo fatto un magnifico bagno ed
un po di snorkeling, il tutto contornato da uno spuntino di tonnetto alalunga
al crudo. Abbiamo cenato presto e verso le
18:30 siamo partiti per Los Roques, Questa volta la navigazione è stata
piu dura, diversi squalls con pioggia, qualche forte rinforzo di vento. Poi
abbiamo avuto un problema con la cima di avvolgimento del rullagenoa, che per
fortuna abbiamo presto risolto. Verso le 10 di questa mattina
abbiamo dato ancora in un ridosso sottovento all’isola di Nordisqui,
arcipelago di Los Roques. Uno spettacolo, acqua turchese, spiaggetta di sabbia
bianchissima, un boschetto di mangrovie. Purtroppo il fondale non era un gran
chè e quindi, dopopranzo, ci siamo spostati su Sarqui, da dove vi sto
scrivendo. L’arcipelago d Lor Roques
copre un’area di E’ quindi facile trovare un
ancoraggio esclusivo e solitario, come quello dove ci troviamo ora. Purtroppo non abbiamo collegamento
internet e quindi questo report vi giungerà via satellitare, senza foto. Ve le
manderemo da Bonarie. SY |