Sainte Anne - Martinica
14:25:99 N
60:53:24 W Che
oggi sarebbe stata un’altra giornata di tregenda l’avremmo dovuto
capire sin dall’inizio. Alle
8:30, fatta una rapida colazione, decidiamo di salpare l’ancora e far
prua sulla Martinica, Daniela,
non ancora vestita da navigatrice oceanica, si posiziona a prua con un mano il
comando del verricello salpancora. Non faccio a tempo a dire “vai!”
che si scatena uno squall con acqua a scroscio e vento a 35 nodi. Colpa nostra
che non avevamo guardato verso est. Va bè, stavamo praticamente ancora
dormendo. E’ durato 10 minuti, giusto il tempo di salpare l’ancora
e correre sotto coperta a vestirsi adeguatamente. Superato
in un modo o nell’altro l’empasse dell’ancora, usciamo da
Marigot Bay e mettiamo prua sulla Martinica. Nel giro di mezz’ora
becchiamo altri due squalls: stessa musica, stessa pioggia a scroscio e stesso
vento a 35 nodi. Il
resto della navigazione è continuato su questo liet
motiv. Subendo
inerme la furia del vento e l’impatto con le onde, mi sono fatto una
facile ed ovvia promessa: mai piu in oceano contro vento. In oceano si naviga
con i venti portanti. La bolina la si può fare in Adriatico o comunque in
Mediterraneo. La navigazione oceanica contro vento lasciamola fare a VDH (Van
der Hede, noto navigatore solitario bretone, detentore del record di
navigazione intorno al modo contro vento e corrente, ha disalberato due volte). Siamo
entrati nella bella baia di Sainte Anne verso le 15:30. Il
tempo di dire: Daniela, andiamo in spiaggia a fare un bagno? che arriva un
altro squall, pioggia a catinelle, vento ululante come a dire: voi di qui non
vi muoverete piu, mai piu! Però
siamo arrivati, per qualche giorno staremo qui, forse affitteremo una macchina
ed andremo a vistare la Martinica via terra, non di bolina! PS:
mentre scrivo sta piovendo! SY |