Marchesi - Isola Tahuata, Baia Hanamoenoa

Refola
Alessandro Nodari
Thu 30 May 2013 21:17

9:54.43S 139:6.24W

Lunedì 27 maggio, dopo aver comprato il pane fresco in paese, delle ottime baguettes da 80 cm, salpiamo da baia Atuona, con destinazione isola di Tahuata, baia Hanamoenoa, ad appena 9 miglia; gli acquazzoni si sono sempre piu’ diradati ed oggi salpiamo le 2 ancore, prua e poppa, sotto uno splendido sole.  

Alle 13.00 arriviamo ad Hanamoenoa, la baia e’ molto frequentata, ci sono 18 barche, ma essendo anche ampia c’e posto per tutti; gettiamo l’ancora su un fondale di sabbia, 9-10 mt. 9°54.43’S 139°6.24’W, le acque calme e limpide ci richiamano subito per un bel bagno ristoratore, dopo i giorni passati ad Atuona con l’acqua color caffelatte.

Una bellissima spiaggia di palme costeggia la baia, a terra 2 piccole costruzioni, con impianto di acqua dolce, tavoli e panche: sono i segni di un posto frequentato occasionalmente dai proprietari.

La spiaggia e’ ripida ed e’ soggetta all’onda di risacca, non presenta particolari difficolta’ ma bisogna quantomeno evitare le onde piu’ grosse.

La maggior parte delle barche all’ancora sono vecchie conoscenze, cioe’ gia’ viste alle Galapagos o a Fatu-Hiva; parlando con gli amici Anna e Paolo di Zoomax, uno Cigalle in alluminio, abbiamo saputo che la visita della gendarmeria a Fatu-Hiva, quando siamo partiti noi, ha provocato una vittima: una barca che aveva dichiarato un quantitativo di vino sostanzialmente inferiore, e’ stata multata per 400 € !!!!

Un altra barca di olandesi ha preso la cima dell’ancora di poppa sull’elica ed ha storto il parastrappi sul mozzo dell’elica; Rene’ non si e’ perso d’animo, gli abbiamo prestato le nostre bombole da sub, ha smontato l’elica, ha filettato 6 fori sul mozzo e con 6 viti ha radrizzato il parastrappi.

Martedì ci raggiunge anche Rosario di Andros e alla sera ci facciamo una bella pasta in compagnia.

Mercoledì 29 maggio escursione con Refola a Vaitahu, circa 3 miglia a sud: e’ il paese principale dell’isola, ancoriamo su un fondale di 11 mt, con l’acqua fangosa  per un torrente che scende in mare (9°56,21’S 139°6,69’W).

Per scendere a terra, sulla sinistra  c’e’ un moletto in cemento con una discreta risacca, e’ opportuno mettere un ancorotto per il dinghy. In paese, un supermercato abbastanza fornito, una bellissima chiesa, un mercatino di prodotti artigianali.

Abbiamo cercato una connessione internet, ma quella del municipio non era accessibile perche’ gli addetti erano ad un corso di formazione a Nuku-Hiva, percio’ ci siamo rivolti alla scuola dove l’insegnante che e’ anche il direttore e sindaco del paese, ci ha gentilmente messo a disposizione la sua scrivania.

Ovunque gente molto gentile, abbiamo conosciuto Paul, un ragazzo ventenne che ci ha (gentilmente e con estrema discrezione) invitato a vedere i suoi lavori di scultura su ossi e legni; alla fine abbiamo acquistato qualche oggetto, e lui ci “ringraziato”  regalandoci una quantita’ di frutta.

Paul ci ha chiesto di vedere la barca e cosi’ lo abbiamo imbarcato per un breve giro fino ad Hapatoni, 3 miglia piu’ a sud.

Hapatoni e’ un altro buon ancoraggio della costa ovest di Tahuata. La baia e’ divisa in due parti: la parte piu’ a nord (baia Hanatefau 9°57,74’S 139°7,12W) e’ la migliore per l’ancoraggio, fondale sui 10 mt di sabbia ed acqua limpida, mentre su fondali inferiori ci sono coralli, la tenuta non e’ assicurata e c’e’ rischio di incaglio.

La baia a sud, Hapatoni appunto, e’ dotata di un piccolo porto, protetto da un frangiflutti su cui discendere con il dinghy e’ molto agevole; Paul ci accompagna al paese e ci presenta la nonna che abita li, il padre invece, anche lui artigiano scultore, e’ andato a Papete per una mostra; nel pomeriggio riaccompagnamo Paul a Vaithau e noi rientriamo a baia Hanamoenoa, domani riprendiamo la rotta verso nord.

Alessandro    

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