20:03.25N 34:22.43W

Anita Blog
A.Sironi / E. Malingri
Mon 1 Jan 2018 01:38

La notte è tranquilla, il vento cala leggermente sotto i venti nodi e Anita, con solo il fiocco autovirante, perde terreno rispetto ai concorrenti. Siamo ancora con mura verso sud e alle prime luci dell’alba, durante il turno di Andrea ed Enrico S, si decide di strambare e di provare a issare il gennaker originale di Anita, quello avvolgibile. Con più tela a prua, Anita ricomincia a correre, con velocità fra 9 e 10 nodi e punte in planata sull’onda di 13-14 nodi. Il morale dell’equipaggio risale. Sappiano che alla rilevazione di mezzogiorno saremo molto indietro per via dell’intera notte a velocità ridotta, ma quantomeno ora abbiamo ripreso a correre. 

All’una arrivano i dati, siamo scesci dal terzo a quarto posto. Ci stanno davanti non solo Starling, ormai a 60 miglia di distanza, e Lorraine, a una trentina di miglia da noi, ma anche Silhouette, un Oyster 575, avanti solo di un miglio rispetto ad Anita. Sono tutte barche più grandi che finirebbero per pagare nel caso di vento debole, come indicato dalle previsioni. Inoltre Anita si è rimessa a correre e dunque confidiamo nella possibilità di recuperare gradualmente il ritardo perduto. In particolare il capitano, Enrico M, è positivo e ottimista. I dati dall’Arc arrivano una volta al giorno, mentre in altri momenti della giornata alcuni amici quali Nico Bellini e Edoardo Tarchini ci mandano i dati delle altre barche e la nostra posizione relativa.

Intanto continuiamo a goderci albe e tramonti meravigliosi, con colori che variano dal rosa chiaro al rosso forte, circondati dall’azzurro del cielo e dal bianco delle nuvole ben definite. L’oceano si colora di rosso e al tramonto lo spettacolo è tale che tutti escono a fare foto. 

Per pranzo insalatona di pomodoro (il cambusiere Renato ci dice che siamo pieni e vanno consumati) e arrostino di Oldani. Per cena, Andrea reclama spaghettino semplice che manca da un po'. Nel pomeriggio Anita continua a correre a una media fra i nove e i dieci nodi, anche se l’angolo del vento ci penalizza e stiamo risalendo verso nord. Durante il turno di Enrico M, dalle 15 alle 18, pisolino e letture. 

Mattina e sera facciamo andare il generatore per ricaricare le batterie e in alcuni casi anche il desalinizzatore, per ricaricare l’acqua utilizzata con doccette e consumi vari.

Per cena pasta con vongole e lampuga preparata dal capitano, seguita da melone bianco di Las Palmas. Verso le 10 di sera Andrea si accorge che entra acqua nella cabina di prua dal boccaporto di sinistra. Esce con Enrico M e insieme riescono a riparare la perdita con scotch e una salvietta. Prima di dormire, Pietro e Andrea si guardano l’ultimo Mission Impossible.